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Reti idriche colabrodo, a Latina si riparano con una resina e senza scavi

La prima applicazione in cantiere della nuova tecnologia "Pipecure" sperimentata da Acqualatina a Formia

FORMIA – Risanare le reti evitando il danno collaterale degli scavi, grazie ad una tecnologia che Acqualatina utilizza per prima in Italia. Si chiama Pipecure ed è stata presentata ufficialmente oggi sul campo a Formia, una delle aree più disastrate in fatto di perdite della rete idrica.  “Il pipecuring  – spiega il gestore – permette di intervenire sulle condotte ammalorate più velocemente, rispetto alle tecnologie tradizionali, per mezzo di una particolare resina in grado di risanare le perdite in modo stabile”. In pratica si immette in rete, su porzioni circoscritte una resina (adatta anche per un uso alimentare) che “rattoppa” dall’interno  le condotte idriche consentendo un recupero dell’80% dell’acqua prima dispersa. “Una resina che non comporta alcuna modifica alla qualità dell’acqua distribuita e, per tale motivo, è certificata dall’Istituto Superiore della Sanità e dal Ministero della Salute”.

«Quella presentata oggi è la prima applicazione di questo tipo, in Italia – dice l’Ing. Daniele Verde, Responsabile del settore Innovazione Tecnologica di Acqualatina. Nel 2015, abbiamo già sperimentato questa tecnologia su una rete non attiva di S.S. Cosma e Damiano, ottenendo ottimi risultati. Con i lavori di oggi, invece, la tecnologia entra a pieno titolo negli strumenti da noi utilizzati per il recupero delle perdite di rete, tra le massime priorità della gestione».

La dimostrazione di oggi ha presentato tutte le fasi dell’intervento, partendo dalle opere propedeutiche, come la regolazione della pressione in rete, la temporanea chiusura dei contatori privati allacciati sulla condotta e il controllo dei livelli analitici dell’acqua – spiega Acqualatina in una nota –  per concludersi con il risanamento vero e proprio della condotta e un secondo controllo analitico delle acque, volto a verificare la conformità ai valori iniziali e la piena riuscita dei lavori.

«È evidente – dichiara l’Ing. Ennio Cima, Direttore Ingegneria di Acqualatina – che la tecnologia del pipecuring consenta di minimizzare costi e impatti sulla collettività, riducendo i tempi di intervento ed evitando scavi su strada. Si tratta di una tecnologia utilizzabile in presenza di alcune condizioni specifiche, come il diametro della condotta interessata e le condizioni del tratto su cui agire».

Una goccia nell’oceano delle dispersioni idriche che in provincia di Latina (afflitta dalla siccità) raggiungono anche il 75%.

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