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l'incontro

Costruttori di pace, incontro nella scuola di Via Po

Gli alunni incontrano Pina Garau, Rose Mary Rodriguez e Moti

LATINA – Non dimenticare i perseguitati per non ripetere gli errori del passato e e per leggere lucidamente l’attualità. E’ il motivo per cui  l’Istituto Emma Castelnuovo di Latina ha programmato una serie di incontri tematici inaugurati il 26 gennaio con lo spettacolo “Voci nel tempo” della compagnia di teatro Opera Prima.

Oggi (1 febbraio) nella sede di Via Po ci sarà il secondo appuntamento che coinvolge gli alunni delle classi seconde e terze con  Pina Garau, Rose Mary Rodriguez e Moti.

Pina Garau  – spiegano dalla scuola – è un medico di Cagliari, che ha lavorato in ospedali in zone di guerra, ha diretto la costruzione di ospedali in periodi post bellici in Africa ed ha operato come medico volontario in numerosi salvataggi di migranti nel Mediterraneo ed è appena rientrata da una missione nel campo di accoglienza di Lampedusa. Rose Mary Rodriguez e Moti invece sono cubani. La prima è la direttrice di una Officina Cultural che a La Habana cura concerti, mostre, spettacoli teatrali, sfilate di moda e esposizioni di design; l’altro è un artista stampatore nella storica stamperia René Portocarrero (per citare solo uno degli artisti che si sono serviti della René Portocarrero, potremmo fare il nome di Pablo Picasso). Rose Mary e Moti si trovano a Latina per presentare le opere di 20 artisti cubani che sono esposte insieme ad altrettanti artisti italiani alla casetta della Musica di via Polonia. La mostra “Cuba Italia, un incontro attraverso il mare” pone l’attenzione su questa parola chiave: “incontro”.

“Quello che avverrà tra i ragazzi di via Po e questi tre testimoni del mondo attuale oltre i nostri confini, tre costruttori di occasioni di benessere sociale, è ribadire non solo la necessità, ma la gioia che si ricava dalle operazioni culturali e di solidarietà poste in essere in ogni possibile creazione”, spiega la dirigente dell’Istituto “Emma Castelnuovo” Maria Cristina Martin –  L’ethos pubblico che l’Istituto “Emma Castelnuovo” vuole promuovere nei suoi alunni è basato sulla certezza che conoscere e incontrare l’altro costituiscono le premesse perché l’ingiustizia sia combattuta e vinta”.

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