LATINA – E’ stato arrestato l’assassino di Lucky, accusato di essere il protagonista di una vicenda che va molto oltre la barbara sevizia su un animale indifeso. L’uomo, Luigi S. di 69 anni, pensionato di Latina, usava violenza su moglie e figli. Lo hanno scoperto i carabinieri forestali indagando per trovare l’autore dell”accanimento sul quattro zampe: Fortunato (questo il nome che avevano dato al meticcio divenuto famoso suo malgrado, i volontari dell’Associazione Amici del Cane dopo il ritrovamento, mentre si sperava ancora che ce la potesse fare) i primi di giugno era stato gettato in un cassonetto a Latina. Era incaprettato, tramortito da un colpo di pala sul cranio, chiuso in un sacco della spazzatura destinato al tritarifiuti se non l’avesse trovato agonizzante un ragazzo che ha visto la busta nera muoversi.
Lucky non ce l’ha fatta, è morto due giorni dopo, ma la sua storia ha fatto il giro della rete e l’ondata di orrore per l’inutile barbarie è arrivata con una denuncia alle forze dell’ordine. Le indagini partite subito sono andate avanti per due mesi alzando il velo su una storia terribile.
Che fosse stata una persona violenta, per non dire disumana, a mettere la firma sulla morte del cane, era stato chiaro sin da subito; intuibile che il colpevole di quello scempio fosse capace di tutto. Ed è proprio di fronte ad una storia di vessazioni familiari di ogni tipo che si sono imbattuti i militari scoprendo di più e di peggio. Una storia drammatica di violenze abituali inflitte nel silenzio di una casa di campagna anche ai più stretti familiari. L’uomo è stato arrestato nel pomeriggio di oggi su esecuzione di ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Pierpaolo Bortone del Tribunale di Latina con l’accusa di maltrattamenti e violenza. Ora si trova nel carcere di Latina.
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