ROMA – Sono state chiuse dalla Procura di Roma le indagini sulla morte di Desirèe Mariottini, la ragazza di 16 anni di Cisterna trovata senza vita lo scorso ottobre in uno stabile abbandonato nel quartiere San Lorenzo a Roma. A rischio processo ci sono 7 persone, fra cui i primi quattro fermati, Alinno Chima, Mamadou Gara, detto Paco, il ghanese Yusef Salia e il 43enne senegalese Brian Minthe, sono accusati di concorso in omicidio volontario, violenza sessuale di gruppo e cessione e somministrazione di droga a minore. Per la procura di Roma sono stati loro ad ucciderla, dopo averla drogata e violentata. Nei confronti dei quattro arrestati l’impianto accusatorio non muta.
E ieri a Roma è stato inaugurato il giardino dell’asilo nido di via Campania, nel quartiere di San Lorenzo a Roma che porta il nome di Desirèe. Alla cerimonia di intitolazione c’erano anche i familiari della ragazza di Cisterna.
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