LATINA – Il 5 agosto 1943, a pochi giorni dall’arresto di Mussolini, i giornali pubblicano la notizia che il governo Badoglio ha istituito una commissione con il compito d’indagare sulle fortune accumulate dai gerarchi nel corso del ventennio. Oggi, con “Mussolini e i ladri di Regime” di Mauro Canali e Clemente Volpini scopriamo qualcosa in più rispetto a quanto emerso allora. E scopriamo anche che la storia degli illeciti arricchimenti del fascismo passa dalla provincia di Latina, per Gaeta e per l’allora Littoria e avviene anche attraverso la bonifica delle paludi pontine. Un costume che si era diffuso durante il Regime (e grazie ad esso), fino a diventare sistema, con fortune costruite sottraendo al popolo sottomesso, miliardi e miliardi delle vecchie lire.
Una ricostruzione storica che i due autori hanno fatto esaminando uno ad uno i documenti versati di recente all’Archivio Centrale dello Stato, dal Ministero delle Finanze.
Ma chi sono e quanto hanno «rubato» i ladri di Regime? Ce lo racconta in questa intervista il professor Mauro Canali
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