LATINA – Mad, il Museo d’ Arte diffusa di Latina (in origine Musica-Arte-Degustazione) compie 15 anni e si racconta e soprattutto racconta in che modo l’arte contemporanea ha conquistato un suo spazio a Latina, proprio grazie al Museo che non c’è.
“Tanti si pongono il problema di come vivere d’arte o mangiare con l’arte. Noi stiamo dimostrando se non altro che è bello e naturale conviverci, stiamo dimostrando che senza arte non si può stare. Averla portata nel tempo libero e averla trasformata in tempo liberato è la mia più grande soddisfazione”, dice Fabio D’Achille inventore e curatore di Mad che ha portato materia e colore in ogni dove, fedele alla regola contenuta nel nome che ha dato al suo progetto, ovvero diffondere l’arte.
“La fruizione dell’opera contemporanea – spiega ancora D’Achille – grazie all’impegno e alle sinergie attivate su questo territorio, ha trovato nel progetto artistico di MAD un grande spazio fisico ma anche virtuale. In linea coi tempi e i modi della contemporaneità, con la flessibilità degli spazi, con l’energia dei volontari e degli artisti, col sostegno dei critici e degli storici dell’arte, delle ultime gallerie d’arte e dei privati, delle attività commerciali e di enti pubblici e non solo, abbiamo avuto a disposizione gratuitamente e in un’ottica di scambio, spazi, pareti, scale, vetrine, sale, studi, persino corridoi. E poi scuole, negozi, fabbriche, auditorium, cinema, teatri, giardini, piazze, corsie d’ospedale, palestre, sale d’attesa, hall di alberghi, centri commerciali. E quando è stato possibile anche musei, gallerie, spazi espositivi”.
Un impegno anima e corpo: “Questo è quello che sento di dover fare, condividere ogni ricchezza, umana o materiale. Nessuno mi ha mai costretto in questo viaggio consapevole e colorato, anzi, ripeto, molti mi hanno aiutato e sostenuto“. E’ così che “il Museo che non c’è”, ha insegnato ai cittadini di Latina a gustare l’arte di oggi, un mondo brulicante di creatività che aspettava di essere portato alla luce: “Ci si può prendere un caffè, mangiare, farci un aperitivo, soggiornare, passeggiare, leggere, riflettere e ascoltare musica, ci si può stare con gli amici e da solo, può coesistere con un piazza, con un palazzo o con una cameretta, la trovi in vetrina ma anche quando studi o fai attività fisica non c’è un luogo dove l’arte non sia bella e utile“.
I LUOGHI E LE MOSTRE DI MAD – Sono in corso al Bar Poeta la personale di pittura di Alessandra Chicarella “Il colore del metallo” con le opere su tela e su carta che hanno illustrato il libro omonimo sceneggiato da Fabrizio Gargano di ALT! EDIZIONI (fino al 15 febbraio) e in contemporanea espone anche i bozzetti delle illustrazioni sulla Scala rossa della Libreria Feltrinelli.
Al MaDXI, museo contemporaneo, la seconda edizione di “AltraFoto” la collettiva con Antonio Fratazzi, Antonio Sarubbi, Cristina Sisto, Letizia Sbergamo e Giuseppina Zenga a cura di Piero Leonardi che chiuderà il 31 gennaio. Al Conservatorio Ottorino Respighi chiude a fine mese anche la personale di Piero Sanna e saranno ancora visitabili l’installazione “Sinapsi” di Nazzareno Flenghi e la personale “Cicatrici” di Palmira Ciacciarelli.
Sempre fino al 31 gennaio saranno visitabili le mostre diffuse di Alessandra Chicarella “Virata” al Wine bar XXI Aprile e “Painting Goldrake” negli spazi di OlioCentrica. L‘esposizione di pittura di Giovanna Patti “Dall’alba al tramonto” nel Lillabox del Jollybar e la mostra fotografica diffusa degli allievi di Icon frame al Conny‘S bar. Al ristorante Il Muretto la mostra di Maria Elena D’Andrassi “Digital flowers”; alla pizzeria Civico18 la personale “Portraits” di Cristiano Quagliozzi e allo studio dentistico Becherucci la personale fotografica “Brides” di Maria Antonietta Scarpari.
All’Osteria Nicolosi c’è la collettiva con Davide De Filippo, Fabrizio Gargano, Paolo Petrignani e Angela Maria Antuono e all’Hotel Europa la personale di pittura di Antonella Catini; alla biglietteria del Cinema Oxer le tavole del libro illustrato “Fata bonifica” di Francesca Cocco EDIZIONI IL SANDALO e infine nella sede distaccata del Conservatorio di Musica Respighi la personale di pittura di Mauro Barreras. Al bistrot Pan di Via è in corso la personale “Guaches” di Silvia Sofia Rosa e al risto wine bar Al Colonial la collettiva fotografica diffusa degli allievi di Icon Frame. Queste ultime tutte visitabili fino al 31 marzo.
Permanenti sono le esposizioni di Anna Laura Patané presso la Camiceria Italiana, la personale di Magdalena Tomala al Gambrinus Pub e “Flower&blossom” di Paola Acciarino presso la trattoria Il Giglio.