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l'albergo ha seguito le procedure previste

Coronavirus, imprenditore arrivato dalla Cina in hotel a Latina: scattano i controlli

Oggi a Pratica di Mare il rientro degli italiani che si trovavano a Wuhan

LATINA – Sta funzionando il protocollo attivato dalla Asl di Latina su indicazione del Ministero della Salute per le strutture ricettive pontine che hanno l’obbligo di adottare  precise procedure in caso di ingresso di turisti provenienti dalla Cina. Nel fine settimana un imprenditore arrivato a Latina da Shanghai, e in Italia per lavoro, è stato accolto in un noto albergo del capoluogo dove il personale ha immediatamente informato delle procedure il cliente e messo a conoscenza la Asl. Sul posto è arrivata una squadra di esperti che ha tenuto un colloquio con l’ospite, ha verificato le condizioni generali e proceduto alla misurazione della febbre e al controllo della stanza assegnata. Stesso protocollo è stato applicato prima della ripartenza, quando l’uomo ha lasciato in perfette condizioni di salute l’hotel. L’accoglienza è stata quella di sempre, professionale dunque, ma con le dovute cautele imposte dall’emergenza.

La Asl di Latina, interpellata sull’argomento, mantiene massimo riserbo e non ha voluto rilasciare dichiarazioni neanche di servizio “L’informazione è centralizzata e le fonti sono Ministero della Sanità, la Regione Lazio e l’ospedale Spallanzani di Roma”.  Ma a stare al caso appena descritto, il sistema di prevenzione e controllo sembra rispondere. Il numero di pubblica utilità è 1500.

Diverso è naturalmente il caso di persone di nazionalità cinese che vivono stabilmente a Latina e provincia senza essere tornati in patria di recente e che non hanno avuto contatti con parenti provenienti dalla zona di contagio, nei confronti delle quali purtroppo si è scatenata una vera, e ingiustificata  psicosi.

IL RIENTRO A PRATICA DI MARE – E  sono rientrati alle 10 in Italia atterrati a Pratica di Mare come previsto, i 56 connazionali che si trovavano a Wuhan, in Cina, epicentro dell’epidemia di polmonite virale prodotta dal nuovo coronavirus. Stanno tutti bene e dovranno restare in quarantena alla Cecchignola.

La Regione Lazio plaude intanto al successo ottenuto dai  virologi dell’Istituto Nazionale Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” di Roma che  a meno di 48 ore dalla diagnosi di positività per i primi due pazienti in Italia, sono riusciti, primi in Europa, ad isolare il virus responsabile dell’infezione. “Il risultato ottenuto testimonia il livello di assoluta eccellenza raggiunto dalle strutture sanitarie della Regione Lazio anche nella gestione di epidemie e costituisce  uno strumento fondamentale a disposizione della task force messa in campo dal Ministero della Salute per fronteggiare questa nuova epidemia globale”, ha commentato il Presidente della Regione Lazio,Nicola Zingaretti.

Ora i dati saranno a disposizione della comunità internazionale.

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