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disastro ambientale

Incendio alla Loas di Aprilia, inquinamento elevatissimo: i primi risultati dell’Arpa

Proseguono le indagini dei carabinieri e si fa strada l'ipotesi del dolo. L'odore avvertito anche a Latina

LATINA – Il vento ha girato e ha raggiunto anche Latina il forte odore prodotto dalla combustione di rifiuti alla Loas di Aprilia, ora anche più preoccupante dopo che sono stati resi noti gli esiti ancora parziali sul primo campione prelevato dall’Arpa Lazio nel sito di trattamento rifiuti andato a fuoco domenica sera.

Il risultato, anche se in parte atteso visto il disastro, appare davvero preoccupante per la salute di chi vive nella zona ma non solo: valori elevati di Benzoapirene e PCB.  E sono “in corso ulteriori analisi su primo e secondo campione”, dicono dall’Agenzia regionale per l’ambiente.

A guardare le tabelle viene paura: il Benzoapirene  – che ha un valore di riferimento pari a 1 considerato valore limite annuale, quello tollerabile – nel campione prelevato da Arpa lunedì è 216.

Anche per i PCB (composti chimici scarsamente biodegradabili) il valore è 2361, cinque volte superiore alla quantità rilevata nell’incendio alla Eco X di Pomezia che abbiamo considerato un disastro ambientale. Mancano ancora le diossine.

Intanto proseguono le indagini dei carabinieri e dopo i rileivi tecnici degli esperti di tracce dei vigili del fuoco, si fa avanti l’ipotesi che l’incendio sia stato appiccato. Un disastro ambinetale causato da qualcuno.

LA TABELLA ARPA

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