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cronaca

Il progetto antiusura del Comune di Sermoneta ha “salvato” finora 9 tra famiglie e imprenditori

Tra loro anche una famiglia che rischiava di perdere la casa

SERMONETA – Prosegue il progetto del Comune di Sermoneta “Sosteniamoci”, volto all’aiuto economico concreto a persone in stato di sovraindebitamento e a rischio usura. L’iniziativa, finanziata dalla Regione Lazio e portata avanti dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppina Giovannoli in collaborazione con la Fondazione Wanda Vecchi Onlus di Latina, nonostante le difficoltà legate all’emergenza Covid, ha già permesso a numerose famiglie e individui di poter risolvere le proprie problematiche di natura economica.
Nello specifico, i contatti per richieste di aiuto presso lo sportello comunale sono stati 14, mentre al colloquio (dopo l’intervista telefonica propedeutica a stabilire la tipologia di caso da seguire), hanno avuto accesso 9 soggetti, di cui due micro imprenditori, tre cittadini singoli e quattro famiglie.
Le problematiche hanno riguardato soprattutto la chiusura a saldo e stralcio di piccole posizioni debitorie, ma anche a interventi “salva casa”, come ad esempio il caso di una famiglia che stava rischiando di vedere finire all’asta la propria abitazione, ma posta in sicurezza grazie a un intervento con la banca procedente, con i fondi previsti dalla legge nazionale anti usura e sovraindebitamento.
Altri interventi, invece, hanno riguardato il semplice orientamento rispetto a un più corretto uso del denaro e quindi a una ottimizzazione ed efficientamento dei budget familiari, per pianificare piani di rientro dei debiti attraverso risorse proprie, e quindi senza il ricorso ai fondi pubblici.
«Grazie alle risorse previste dalla normativa nazionale e regionale, ma anche a quelle a fondo perduto messe a disposizione dalla Regione Lazio con il fondo di solidarietà Covid 19 – spiega il sindaco Giuseppina Giovannoli – è stato possibile aiutare, anche con piccole somme, famiglie e individui. In realtà con la crisi sociale ed economica scaturita dalla pandemia, la situazione – che fino ad oggi siamo riusciti a contenere – rischia adesso di aggravarsi in maniera ulteriore. Per questo lo sportello resterà attivo anche per i prossimi mesi. Non intervenire sul sovraindebitamento – conclude Giovannoli – significa spianare la strada all’usura: una piaga sociale che in questo momento rischia di riaffiorare pericolosamente».
Per prenotare un colloquio o semplicemente per un consulto, ci si può risolvere direttamente presso i servizi sociali del Comune, o chiamando lo 0773.479630 o scrivere a info@fondazionewandavecchi.it
«I colloqui si tengono presso una sede riservata che, considerata la delicatezza di alcune situazioni, garantisce il massimo rispetto della privacy degli utenti – precisa ancora il sindaco –. Nessuno si deve sentire giudicato o in difficoltà: lo sportello serve a risolvere i problemi, senza correre il rischio che qualcuno venga a sapere della situazione di difficoltà».

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