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nell'inchiesta 11 indagati

Offese e minacce a Mattarella, perquisizioni del Ros anche a Latina

Secondo la Procura di Roma "una strategia di aggressione alle Istituzioni del Paese"

LATINA – Sono arrivati anche in provincia di Latina i carabinieri del Reparto Anticrimine del Ros che su disposizione della Procura di Roma e in collaborazione con i militari del Comando Provinciale di Latina hanno eseguito questa mattina perquisizioni nell’ambito dell’inchiesta per gli insulti e le minacce al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Indagate 11 persone di età compresa tra i 46 e i 65 anni per i reati di offesa all’onore e al prestigio del presidente della Repubblica e istigazione a delinquere. E c’è di più.

Oltre agli epiteti offensivi e alle minacce di morte, le indagini hanno svelato che dietro le frasi come “devi morire”  o “Il popolo prima o poi si ribellerà. Questo è quello che vi meritate”, o appellativi come “bastardo” , ci sarebbe una strategia di aggressione alle più alte istituzioni del Paese che si alimentano in ambienti di estrema destra e a vocazione sovranista Tra gli indagati anche un professore universitario di Roma di 53 anni.

I due decreti di perquisizione sono stati eseguiti  a Roma, Latina, Padova, Bologna, Trento, Perugia, Torino e Verbania e hanno consentito il sequestro di computer, portatili, telefoni e altri dispositivi usati per lanciare gli insulti sul web.

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