ASCOLTA RADIO LUNA ASCOLTA RADIO IMMAGINE ASCOLTA RADIO LATINA  

dopo la riunione in prefettura

Caporalato, Confagricoltura Latina annuncia uno studio per conoscere i numeri del fenomeno

Niccolini: "Bene che la Commissione d'inchiesta abbia acceso un ulteriore faro sul nostro territorio"

LATINA – Dopo la riunione della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno del caporalato lunedì in prefettura a Latina, nel corso della quale sono stati ascoltati anche il prefetto Maurizio Falco e il sociologo esperto di agromafie Marco Omizzolo, il presidente di Confagricoltura Latina, Luigi Niccolini, che ha preso parte alla riunione, annuncia un progetto insieme al Censis e Unicredit per poter conoscere e individuare, con numeri precisi, il fenomeno del caporalato. “Uno studio  – spiega –  che ci sosterrà per comprendere le reali dimensioni di quanto sta accadendo su questo territorio. Presenteremo l’iniziativa a breve e siamo pronti a metterla a disposizione delle istituzioni del territorio e della stessa Commissione di inchiesta con cui vogliamo e dobbiamo collaborare per supportare il mondo agricolo che è e rimane la spina dorsale della storia di questo territorio, non solo sul piano economico ma anche e soprattutto storico e sociale”.

Il presidente dell’associazione datoriale di categoria ritiene “fondamentale che la Commissione abbia acceso un ulteriore faro sulla situazione del capoluogo e ci abbia dato modo di spiegare, come organizzazioni agricole e sindacali, la nostra posizione. Sul fronte delle iniziative – sottolinea ancora Niccolini – grazie alle attività di Fislas Latina, abbiamo avviato progetti come Laborat proprio con l’obiettivo di combattere il fenomeno del caporalato, lavoriamo insieme agli altri esponenti del mondo sindacale e associativo, per la formazione per la sicurezza sui luoghi di lavoro, abbiamo finanziato dispositivi di protezione individuali e borse di studio che spesso sostengono giovani lavoratori stranieri o i loro figli. Abbiamo inoltre sottoscritto, proprio qualche settimana fa, un contratto di lavoro per rafforzare questo impegno e sostenere, sempre con grande impegno, il passaggio dei lavoratori da contratti a tempo determinato a indeterminato. Insomma, abbiamo molto da fare ma tanto è stato anche fatto”.

 

Clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

In Alto