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bollettino Asl del 15 luglio

Covid, 12 nuovi casi a Latina e provincia, D’Amato: “Positivi destinati ad aumentare, variante Delta colpisce non vaccinati”

L'età media dei contagiati è 29 anni

LATINA – Dodici i nuovi positivi registrati oggi e riportati sul bollettino della Asl pontina. Tre di questi sono a Latina e altri tre nella città di Fondi, due contagi sono stati invece accertati nei comuni di Aprilia e di Formia, uno ciascuno infine a Cisterna e Pontinia. Numeri che portano a 70 il conto totale dei primi 15 giorni del mese di luglio. Un solo ricovero nelle ultime 24 ore e nessun decesso, che si fermano a due dall’inizio del mese. Sono invece 51 le nuove notifiche di guarigione della Asl mentre ammontano a 4.844 le somministrazioni di vaccino per un totale di 453.564 secondo l’ultimo dato aggiornato alle 12 del 15 luglio. I cittadini pontini immunizzati sono 190mila.

NEL LAZIO – Nel Lazio, a fronte di un minor numero di tamponi sono emersi più casi: 353 in tutto i nuovi positivi (+145), 1 decesso ( = ), i ricoverati sono 105 (-16), stabili le terapie intensive sono 25, i guariti sono 190. Cresce il rapporto tra positivi e tamponi che è al 3,9% ma includendo i test antigenici la percentuale scende allo 1,3%.

“Il quadro epidemiologico mostra un ulteriore incremento della circolazione della variante Delta – spiega l’Unità di crisi –  che si delinea come la variante prevalente in circolazione in tutte le asl. Dalle sequenze effettuate su tutti i tamponi positivi è emerso che nel 57,1% dei casi è stata identificata una variante Delta. In più di tre quarti dei casi si tratta di persone con età’ inferiore ai 50 anni e il 66% dei casi con infezione da variante delta ha un’età inferiore a 30 anni. L’età mediana dei casi è 29 anni. Il 76,5% dei casi risulta non vaccinato. Tale proporzione raggiunge il 90,4% se si aggiungono anche i vaccinati con una sola dose. La proporzione di ospedalizzazione nei casi con variante Delta è’ del 6,6%”.

CASI DESTINATI AD AUMENTARE  – “Nel Lazio si sequenziano tutti i tamponi positivi e il 90,4% dei casi con variante Delta nella nostra Regione non aveva effettuato alcuna dose di vaccino o aveva il ciclo vaccinale non completo – sottolinea l’assessore regionale alla sanità, Alessio D’Amato –  Risulta evidente come questa pandemia, nelle prossime settimane, porterà a colpire soprattutto coloro che non si saranno vaccinati. Ecco perché, in previsione di ciò, lo strumento del green pass serve per far mantenere aperte le attività, anziché andare verso interventi di chiusure generalizzate, che rischiano di penalizzare coloro che, invece, con grande senso civico, hanno effettuato il percorso vaccinale. Sia il governo a disciplinare le migliori modalità possibili, che possono anche essere graduali in relazione all’andamento epidemiologico”.

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