SABAUDIA – L’inchiesta Dune non è conclusa. Il Procuratore Aggiunto Carlo Lasperanza e i pm Valentina Giammaria e Andrea Sgarella hanno infatti chiesto una proroga di sei mesi per continuare ad indagare mentre in Procura a Latina continuano a sfilare e ad essere ascoltate persone informate sui fatti.
Ieri intanto a Roma davanti al Tribunale del Riesame sono stati discussi i ricorsi presentati da alcuni dei maggiori indagati: la ex sindaca Giada Gervasi, l’ex consigliere Dapit, l’ex direttore del Parco Nazionale del Circeo, Paolo Cassola, e ancora il comandante della stazione carabinieri forestali Rossi e l’appuntamento Angelo Mazzeo, oggi sospesi dalle funzioni. E’ stata un’udienza lunga e i magistrati inquirenti hanno depositato altra documentazione dopo gli interrogatori di due funzionari del Comune considerati utili alla comprensione dei fatti relativi all’inchiesta che ha travolto l’amministrazione comunale di Sabaudia ora guidata dal commissario prefettizio Carmine Valente.
Il Riesame si è riservato la decisione sulla revoca delle misure cautelari chiesta dai legali degli indagati, revoca fino ad ora accordata soltanto all’imprenditore Stefano Malinconico, dopo l’interrogatorio di garanzia svoltosi davanti alla giudice Giorgia Castriota.
