LATINA – Indagati per la strage di Cisterna, il GUP del tribunale di Latina Mario La Rosa deciderà oggi se rinviare a giudizio per omicidio colposo i due medici che visitarono il carabiniere Luigi Capasso decidendo di rilasciargli il certificato a detenere l’arma d’ordinanza con cui poi il militare sparò alla ex moglie Antonietta Gargiulo, ferendola gravemente, e uccise le figlie Alessia e Martina, prima di togliersi la vita.
Sono stati il procuratore aggiunto Carlo Lasperanza e il sostituto procuratore Giuseppe Bontempo a chiedere il rinvio a giudizio del medico di fiducia di Capasso e del medico militare in servizio all’ infermeria di Velletri, che avevano sottoposto il carabiniere alle visite mediche proprio pochi mesi prima che compisse la strage, dando alla fine il via libera alla restituzione della pistola che gli era stata inizialmente tolta.
Antonietta Gargiulo, che non vive più a Cisterna, si è costituita parte civile. Pochi giorni fa, a distanza di oltre quattro anni da quel tragico 28 febbraio 2018, il ricordo della più grande delle due ragazze che in questo mese di maggio avrebbe compiuto 18 anni. Allora Alessia e Martina, che furono uccise nei loro letti, avevano 8 e 13 anni.