Al termine della stagione estiva, tira le somme il Reparto Operativo Aeronavale di Civitavecchia che ha tracciato un primo bilancio: dal 1° gennaio 2022, nel corso di oltre 7.000 ore di navigazione effettuate dalle dipendenti unità navali, sono stati eseguiti circa 2.000 controlli, a mare e a terra con i finanzieri impegnati nel pattugliamento delle acque territoriali del Lazio e nella vigilanza marittima per l’ordine pubblico e la sicurezza in mare, in occasione dei numerosi eventi musicali, sportivi e religiosi che si sono svolti sulle coste della regione.
Nel bilancio anche i controlli di polizia economico finanziaria delle attività commerciali presenti lungo la fascia costiera della nostra regione. I finanzieri del comparto aeronavale hanno sottoposto ad accurata verifica gli stabilimenti balneari presenti sul demanio marittimo incrociando i dati fiscali relativi all’effettiva presenza del pagamento delle imposte dovute agli Enti Locali e quelle concernenti il pagamento dei canoni delle concessioni demaniali.
Le risultanze delle indagini finanziarie hanno così portato alla scoperta di 283.000 euro evasi per il mancato pagamento dell’IMU – TARI e di 212.000 euro di canoni demaniali non versati.
I controlli si sono anche concentrati sul fenomeno dell’occupazione abusiva delle spiagge libere da parte di soggetti irregolari i quali hanno messo in atto la sistematica occupazione dei tratti di arenile mediante il posizionamento di ombrelloni e sdraie impedendo così la libera fruizione di un bene pubblico. Sono stati così deferiti all’Autorità Giudiziaria 8 responsabili per il reato di occupazione abusiva di area demaniale per un totale di circa 3 mila metri quadri di spiagge, che grazie ai controlli sono state così restituite alla libera e gratuita fruizione dei cittadini.
“I dati raccolti nei mesi estivi – avvertono dalla Guardia di Finanza – saranno ulteriormente approfonditi durante i mesi invernali, a testimonianza della trasversalità degli interventi della componente aeronavale del Corpo, capace di incrociare i dati dei controlli in mare con le banche dati dell’Amministrazione finanziaria per verificare la capacità contributiva dei soggetti”.