ASCOLTA RADIO LUNA ASCOLTA RADIO IMMAGINE ASCOLTA RADIO LATINA  

nuova protesta

Al Karama in sciopero della fame perché i bambini non torneranno a scuola nemmeno oggi

il Comune aveva annunciato il via al servizio di trasporto ma manca l'affidamento alla Croce Rossa

LATINA – Rientro a scuola oggi per le migliaia di studenti iscritti nelle scuole pontine dopo la lunga pausa natalizia, ma non torneranno a scuola, a differenza di quanto era stato annunciato nei giorni scorsi, i bambini di Al Karama ospitati da oltre sei mesi nei locali della ex Rossi Sud  dove vivono in tende allestite in un unico stanzone in attesa delle decisioni e dei lavori che riguardano il campo rom di  Borgo Montello bruciato in estate.

Tutto rinviato, dunque, per il servizio di trasporto che il Comune ha deciso di far gestire ai volontari della Croce Rossa. Manca però la procedura di affidamento del servizio e tutto sarà deciso in una nuova riunione che si terrà questa mattina in Comune. “Su richiesta del Comune di Latina, dal prossimo 9 gennaio i volontari del Comitato di Latina della Croce Rossa Italiana assicureranno il servizio di trasporto dei bambini del campo rom Al Karama per raggiungere le scuole da loro frequentate. Più in particolare, la CRI di Latina garantirà la presa in carico del minore, l’accompagnamento/vigilanza presso la scuola frequentata, facilitazione dell’inserimento nel contesto classe assegnato, il riaccompagnamento e il riaffidamento del minore alle loro famiglie presso il sito dell’ex Rossi Sud. L’incarico durerà fino al 28 febbraio 2023, per dare tempo all’Amministrazione comunale di espletare una gara per l’affidamento di questo particolare servizio di scuolabus. Il Comitato di Latina CRI presterà il servizio a titolo gratuito”, era il contenuto di una nota diffusa proprio dalla Cri.

Il servizio non è partito però e per protesta i genitori dei bambini che da mesi non possono andare a scuola né frequentare i progetti di integrazione che gli istituti hanno attivato, hanno iniziato lo sciopero della fame.

Resta anche la questione complessiva che riguarda la sistemazione delle famiglie visto il prolungarsi dei tempi per i lavori nell’area di Borgo Montello dove è localizzato il campo. Da considerare ci sarebbero anche le nuove questioni poste all’attenzione del Comune dalla Caritas e dall’Associazione 21 Luglio a proposito dell’opportunità di ripristinare, spendendo ulteriori ingenti risorse (600mila euro), il campo-rom, mentre in tutta Europa si assiste al superamento dei campi monoetnici.

Clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

In Alto