LATINA – “Imparare a conoscere e gestire il dissesto idrogeologico, ed in particolare gli effetti dell’erosione costiera, richiede una conoscenza dei processi naturali ed antropici che ne sono la causa. Le coste in Italia sono per cica la metà basse e sabbiose e di queste, quasi il 50%, è in forte arretramento”, spiegano dall’Enea.
Se ne parlerà al Tulum, lo stabilimento sul lungomare di Latina che da tre anni ormai ospita il ricercatore Sergio Cappucci, del Laboratorio Tecnologie per la DInamica delle Strutture e la PREVenzione del rischio sismico e idrogeologico, per parlare di alcune delle ricerche condotte dall’Enea su questo argomento complesso e multidisciplinare.
“Negli ultimi 50 anni, sono scomparsi circa 40.000 m2 di spiagge emerse. Il danno economico, derivante dalla perdita del pubblico demanio è ingente, ma gli impatti sugli ecosistemi e sulle infrastrutture critiche sono certamente superiori, anche se di più difficile quantificazione – spiega il ricercatore che ha scelto una modalità di comunicazione adatta anche ai non esperti, proprio per sensibilizzare platee più ampie e non specializzate – Un contesto rilassato e divertente, il lunedì pomeriggio alle ore 19,00 con l’obiettivo della promozione della cultura, della divulgazione scientifica e della conoscenza di problematiche che interessano il territorio nazionale”.