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la tegola

Palabianchini chiuso per rischio crollo, settimana in salita: Chiarato incontra società sportive e tecnici

L'assessore allo sport: "Parti dell'armatura scoperte, l'incolumità delle persone viene prima di tutto"

AGGIORNAMENTO – L’Assessore allo sport del Comune di Latina Andrea Chiarato ha incontrato le tre società sportive Benacquista Latina Basket, Latina Sport Accademy per il calcio a 5 e la Nuoto 2000 dopo la chiusura del Palazzetto dello sport e ha comunicato loro anche a voce la situazione. Ogni società si sta muovendo per cercare soluzioni alternative per svolgere le partite di campionato. Nell’attesa di una relazione tecnica approfondita che possa consentire di stimare l’entità dei lavori da fare per poter riaprire il Palabianchini, l’unica soluzione possibile per la Nuoto 2000, concessionario della piscina,  è quella di utilizzare la piscina esterna realizzando una tensostruttura, che era già prevista, se si riuscirà ad accorciare i tempi di realizzazione del progetto. Una situazione foriera di contenziosi per il Comune proprio da parte delle società che abitano il palazzetto.

“Il tavolo che si sta occupando della questione è allargato per valutare ogni profilo nei tempi più brevi possibili, con il sindaco Celentano e me, sono sul problema il direttore generale e  il segretario generale, i dirigenti – spiega l’assessore allo sport Andrea Chiarato ribadendo che la priorità era l’incolumità delle persone – Questa difficoltà  – aggiunge – ci deve far capire che non abbiamo un’impiantistica all’altezza di una città capoluogo e speriamo che sia la goccia che, facendo travasare il vaso, possa portarci a realizzare strutture degne di una città capoluogo”.

Dopo la tegola arrivata nel week end, dopo  che   il tecnico incaricato del certificato di staticità ha trovato gravi criticità strutturali sotto il blocco-spogliatoi sui  pilastri in cemento armato, la settimana è cominciata in salita per l’Amministrazione comunale di Latina che vuole prima di tutto capire come sia possibile che un problema del genere non sia emerso prima, mentre venivano varati prima, ed eseguiti poi, i lavori finanziati con il Pnrr. E con lavori che si sono susseguiti nei decenni all’interno dell’impianto per risolvere ogni volta una criticità diversa o colmare un vuoto.

“Dobbiamo affrontare la questione capendo come possiamo aiutare le società sportive e la prima cosa che faremo è sentire i comuni limitrofi per verificare se c’è spazio anche per la nostre squadre. Sappiamo che non è facile. Parallelamente bisogna capire con tecnici e dirigenti quale è la reale situazione e come risolvere i problemi strutturali, dunque fare i conti delle risorse necessarie, quindi trovarle con le difficoltà del bilancio che chiude al 31/12. Non c’è dubbio però che le risorse vanno trovate anche rivolgendoci alla Regione e al Governo”, dice Chiarato.

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