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il confronto

Santo Stefano, il commissario incontra il Ministro Fratin: 14 obiettivi sfidanti tra cui l’approdo

Macioce: "Mi ha assicurato il maggior supporto possibile. Presto riunione operativa a Ventotene"

VENTOTENE – Sul progetto di recupero e rifunzionalizzazione dell’ex carcere Santo Stefano a Ventotene, il Commissario Commissario Straordinario di Governo, Giovanni Maria Macioce  ha incontrato il Ministro per l’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin. “E’ stato un confronto su temi cruciali, quelli ambientali ma anche quelli legati alla compressione dei tempi di realizzazione e al contenimento dei costi”, spiegano dalla struttura commissariale sul meeting che si è tenuto ieri (8 febbraio) a Roma presso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Avviato con uno stanziamento di 70 milioni di euro nel 2016, l’ex carcere si trasformerà in un polo multifunzionale che attrarrà ricercatori, studiosi e visitatori interessati al Percorso espositivo museologico e alla Scuola di Alta Formazione, in cui avranno luogo eventi, seminari, workshop, laboratori e mostre. Quello di ieri è stato il  primo incontro con il Ministro per l’Ambiente dall’istituzione della figura commissariale nel 2020.

IL NODO DELL’APPRODO – Macioce, esponendo durante l’incontro da lui richiesto gli obiettivi della grande opera dell’ex carcere borbonico di Santo Stefano/Ventotene, ha  ripercorso gli step realizzativi e gli ostacoli che il recupero di questo bene deve superare alle prese con un quadro di vincoli stringenti in cui si sono inserite ulteriori prescrizioni, come quelle scaturite dalle determinazioni della Commissione VIA risalenti alla presentazione del progetto di approdo avviato nel marzo 2021, punto del progetto da sempre al centro di polemiche. Il commissario ha poi sottolineato la piena adesione ai principi di salvaguardia e il proprio impegno nel coordinarne le attività a tutela, ricordando quanto “il Progetto di recupero sia una opportunità straordinaria per la simbolicità rappresentata da Ventotene e Santo Stefano, inserita nel contesto ambientale mediterraneo e europeo”. E’ chiaro che senza approdo l’investimento sarebbe vanificato.

“Il Ministro  – ha detto il commissario Macioce a conclusione dell’incontro – mi ha assicurato il maggior supporto possibile per la compressione dei tempi e il contenimento dei costi, nel rispetto di tutte le determinazioni volte a salvaguardare il fragile ecosistema di Santo Stefano.” Sono otto le amministrazioni firmatarie del Contratto Istituzionale di Sviluppo, tra cui il MASE  e 14 gli obiettivi del CIS, tra cui l’approdo.

L’incontro a cui hanno preso parte Mario Antonio Scino, Capo di Gabinetto, Massimiliano Conti, vice Capo di Gabinetto, Gianluigi Nocco, Direttore Generale Valutazioni Ambientali, Loredana Gulino, Capo Dipartimento Amministrazione Generale, Pianificazione e Patrimonio naturale, Alessio Serafia, Segretario particolare del Ministro insieme a Luigi Guerci, Responsabile Unico del Contratto e Andrea Nardone, Coordinatore Struttura Commissariale, avrà presto un seguito operativo a Ventotene e a Santo Stefano dove sono in corso i lavori di messa in sicurezza sotto la direzione di Invitalia, soggetto attuatore del Progetto.

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