LATINA – Latina ha presentato questo pomeriggio la sua candidatura a capitale italiana della Cultura 2026 presso il Mic. Un’audizione di un’ora in cui ha parlato principalmente, rispondendo alle domande, l’architetto Daniela Cavallo che ha riunito le unicità di Latina nel dossier presentato oggi.
Ad aprire l’audizione la presentazione del sindaco di Latina Matilde Celentano: “Latina è una città giovane, ma che accoglie e ha accolto, ha radici che provengono da ogni luogo, è una città senza muri e dunque europea. L’acqua è il filo conduttore della nostra terra”.
Una candidatura in cui l’assessore alla cultura della Regione Lazio, Simona Baldassarre crede, lo ha spiegato lei stessa durante il sui intervento
Non solo Latina città, intorno c’è tutto un reticolo di borghi e altri comuni che hanno creduto in questa candidatura. Lo ha raccontato l’assessore Annalisa Muzio
Sul perchè Latina ha deciso di candidarsi e quali sono i progetti che si intende portare avanti ha parlato l’architetto Cavallo
Negli ultimi 5 minuti di appello, Latina ha deciso di portare a parlare della città Giuseppina, una delle prime persone nate a Latina: “Siamo forse l’unica città in grado di presentarvi chi è nato qui, un po’ come Leonardo nel Rinascimento. Qui si può ancora parlare con le persone che l’hanno costruita”. Giuseppina era la professoressa di Antonio Pennacchi.
LATINA – E’ in corso in questo momento l’audizione al Ministero della Cultura per l’illustrazione del dossier Latina Bonum Facere per la candidatura di Latina a Capitale italiana della cultura 2026. La sindaca Matilde Celentano sta illustrando, passaggio per passaggio, gli elementi fondamentali che caratterizzano il documento, partendo dall’origine di Latina, dalla palude a oggi.
Stamattina era stata la volta di Gaeta.
