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Europee

Carolina Morace, emblema del calcio femminile, a Latina come capolista per il M5S

Con lei candidati Federica Lauretti di Latina, Giusy Esposito, Valentina Fazio, Emanuele Ceccato e Giuliano Pacetti

LATINA – Lunedì 27 maggio alle 17.00, al Circolo Cittadino il Movimento Cinque Stelle Latina ospita i candidati del M5S per le Europee 2024. Sarà presente la capolista per la circoscrizione centrale, Carolina Morace, insieme ai candidati Federica Lauretti, di Latina, Giusy Esposito, Valentina Fazio, Emanuele Ceccato e Giuliano Pacetti.
“Con Carolina Morace, emblema del Calcio femminile italiano, grande giocatrice ed allenatrice, prima donna alla guida di una squadra professionistica maschile, avvocata e paladina dei diritti civili, parleremo di sport, non solo in Europa, ma anche dello sport nella nostra città, un capoluogo di provincia senza una piscina comunale agibile, con campi sportivi in proroga dal 2010 e senza alcun bando di concessione all’orizzonte, ascolteremo le testimonianze delle battaglie per i diritti civili; con i nostri candidati parleremo di pace e di giovani, di lotta al conflitto di interessi e di mafia in Europa, ma anche di trasporti ed infrastrutture – spiega la responsabile provinciale Maria Grazia Ciolfi – . Il Movimento 5 Stelle è pronto a battersi in Europa per un solido modello di diritti civili e sociali, per una giusta ed equa retribuzione, per la tutela dell’ambiente e degli animali, e per un intransigente contrasto alla corruzione, con l’impegno di proporre, al contrario delle politiche di austerità di questo Governo, progetti concreti per il futuro dell’Europa”.

“All’Europa  – aggiunge Ciolfi – chiederemo la riforma dei Trattati affinché la salute, diritto pubblico fondamentale, diventi una competenza concorrente tra Unione e Stati Membri. Per affrontare con concretezza le criticità della sanità, riteniamo fondamentale che l’Unione europea renda più flessibile il Patto di stabilità e crescita, consentendo lo scomputo degli investimenti nel settore sanitario dal calcolo del deficit pubblico. Tale modifica consentirebbe ai Paesi membri di investire in infrastrutture sanitarie, servizi e personale senza incorrere in sanzioni per non aver rispettato i parametri di bilancio stabiliti dal Patto. Solo così potremo incrementare l’organico medico, tecnico e infermieristico, garantendo una più efficiente sanità sia ospedaliera che di prossimità, purtroppo oggi del tutto smantellata in Italia”.

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