LATINA – Sergio Pirozzi arrivato a Latina per il suo primo tour elettorale storpia ripetendo come un mantra ad ogni domanda Zingaresi invece di Zingaretti. Poi alla prima domanda puntualizza: “Il mio non è un tour, ma un giro, siamo italiani e dobbiamo riappropriarci della nostra lingua”. Più che sufficiente per capire la marca del candidato alla Regione Lazio.
Una sfortunata coincidenza ha voluto che il sindaco di Amatrice, sia arrivato a Latina proprio nel giorno in cui si rende nota la circostanza che è indagato per omicidio colposo per il crollo di un edificio in Piazza Sagnotti distrutto dal sisma del 24 agosto 2016, nel quale persero la vita sette persone. A Pirozzi viene contestato di aver consentito in qualità di sindaco e di responsabile della Protezione Civile, il rientro dei residenti nella palazzina sgomberata dal precedente sindaco dopo il terremoto dell’Aquila perché fortemente lesionata.
Ma non è di questo che parla nel capoluogo pontino, piuttosto di come tutte le province gli appaiano uguali, con gli stessi problemi: “Basta vederne una per accorgersene”
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Il tour a Latina è cominciato dal mercato annonario e proseguito al Goretti (nella foto Pirozzi è accompagnato dal direttore Parrocchia e dal dirigente del pronto soccorso Mario Mellacina). Intorno alle 11 il candidato si è diretto verso il Tribunale, poi dopo una breve presentazione alla stampa è corso a Roma per la conferenza sull’inchiesta che “guarda caso – ha detto – arriva proprio a ridosso del voto”. Sul punto, dirà solo nella Capitale: “Sono estraneo ai fatti”