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Bollette Tia al conguaglio: Di Giorgi chiede a Nardone di verificare

Il commissario Nardone

LATINA – Gli avvisi di pagamento a titolo di conguaglio TIA 2006/2009 emessi in questi giorni dalla società partecipata dall’amministrazione comunale, Latina Ambiente S.p.A., sono in aperto contrasto con i principi fondamentali che, in base alla Carta dei Servizi di Igiene Urbana, debbono informare l’operato del soggetto gestore della TIA. In particolare, risultano gravemente lesi i principi d’informazione, chiarezza e di comprensibilità che devono informare tutti i rapporti con l’utenza, come anche disciplinato dallo Statuto del Contribuente. In totale spregio dei suddetti principi sono state recapitate ai contribuenti di Latina bollette di addebito TIA relative ad annualità pregresse per le quali i pagamenti richiesti dallo stesso soggetto gestore, sono stati diligentemente effettuati dall’utenza alle prescritte scadenze disposte dalla allora vigente disciplina regolamentare del Comune di Latina. Ora si scopre che le somme regolarmente pagate rappresentavano solamente un acconto cui devono seguire ulteriori versamenti a conguaglio senza alcuna specificazione delle ragioni. Alla luce di tale situazione, chiedo al Commissario Straordinario Nardone e all’Ufficio Tributi del Comune di intervenire immediatamente, adottando una decisa posizione e verificare se esistano le condizioni per un inadempimento contrattuale da parte del soggetto gestore.

Posso inoltre assicurare fin da ora che tra i primi atti della nuova amministrazione che intendo adottare c’è la revisione totale del rapporto contrattuale con Latina Ambiente S.p.A., ed è mia ferma intenzione, ove fossero verificate le condizioni, procedere ad una immediata ed anticipata risoluzione del contratto tra Comune e Latina Ambiente S.p.A.. Tale società, che era entrata con il preciso intento di garantire una efficiente e moderna gestione del servizio di igiene ambientale, con costi contenuti e relativi benefici (rivolti alle famiglie, ai commercianti e alle imprese), nel corso di questo periodo ha dimostrato di non rispondere ai criteri che ne avevano giustificato la costruzione attraverso un’operazione da parte del Comune di Latina che, a quel tempo, era apparsa improntata a criteri illuminati alla stregua di tanti altri Comuni italiani. La vicenda dei conguagli si va ad aggiungere a diverse inadempienze contrattuali da parte della Latina Ambiente che il gruppo di tecnici che collabora con me ha già potuto rilevare. Solleva inoltre molti interrogativi la circostanza che la Latina Ambiente S.p.A. abbia fatto recapitare le fatture a conguaglio in queste giorni, nella immediata vigilia della scadenza elettorale, con fatture che invece sono state emesse e datate 28 marzo 2011 mentre la scadenza della prima rata è del 10 maggio 2011.

 

 

 

 

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