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APPELLO AGLI ENTI PER FOGLIANO
“Salviamo il Casino Inglese e Casale Caetani”

casino inglese foglianoLATINA – La Sezione di Latina di Italia Nostra e le Associazione Rinascita Civile e Villaggio Fogliano,  riportano all’attenzione degli Enti locali e della cittadinanza la situazione degli edifici del Borgo di Fogliano, in particolare di quelli maggiormente rappresentativi: il Casino Inglese ed il Casale Caetani. “Riteniamo di dover esaminare separatamente le due questioni – si legge in una nota – per la grande importanza che i due edifici rivestono nel contesto territoriale”.

I lavori al Casino Inglese ( il restauro dell’edificio è iniziato nel 2002 dopo un lungo periodo di abbandono) bloccati nel 2003 ad un passo dalla fine, sono fermi da dieci anni dieci anni: “Le scriventi associazioni, in un’ottica collaborativa e propositiva volta a promuovere il completamento dei lavori, vorrebbero poter venire a conoscenza dell’attuale situazione di recupero, nonché del progetto di riuso dell’edificio da parte dell’Ente Parco e del Corpo Forestale. Si ritiene che quest’ultimo aspetto sia decisivo per una corretta e continua manutenzione della struttura, in quanto solo un “organismo vissuto” può dare la garanzia che non cada nuovamente nel degrado (come, purtroppo, sembra stia avvenendo per il Casino), vanificando in breve tempo le opere di restauro, con conseguente sperpero delle ingenti risorse finanziarie impiegate. Si ricorda che, ancora ad inizio del 2008, la stampa locale dava notizia di una delibera del Consiglio Direttivo dell’Ente Parco con la quale si decideva di destinare l’edificio a “foresteria”. Le scriventi associazioni vorrebbero avere conferma di tale o di altra destinazione, nonché la possibilità di conoscere i criteri che verranno seguiti nell’individuazione di eventuali soggetti terzi incaricati della gestione della struttura e dei tempi previsti per completare l’iter e per rendere finalmente il Casino Inglese fruibile per la comunità”.

Per il Casale Caetani, con la Chiesetta neoromanica, le associazioni richiamano l’attenzione sull’evidente situazione di degrado totale in cui versa: “Precisiamo che, con tale dizione, ci riferiamo all’edificio risultante dalla saldatura, attraverso un corpo intermedio, tra il Casino di caccia e la Palazzina, riportati, nelle carte storiche di vari periodi, con molte e diverse denominazioni. Sappiamo bene  – si legge ancora nella nota – che programmare il restauro del Casale comporta un notevolissimo impegno economico-finanziario, impossibile da sostenere per gli Enti preposti, senza adeguati finanziamenti, siano essi regionali, statali o della Comunità Europea. Sappiamo anche, però, che senza un progetto chiaro e ben elaborato è impossibile richiedere i finanziamenti necessari al recupero di tale importante edificio, recupero che arricchirebbe enormemente il valore e le potenzialità del Borgo di Fogliano, sia sotto l’aspetto storico-artistico, che sotto il profilo della fruibilità per la comunità, nonché come ulteriore tassello per rafforzare il sito quale polo di attrazione turistico – culturale”.

Per il riuso del Casale le associazioni propongono (sulla scia della pubblicazione del Prof. Carlo Cecere, autore del saggio: “LA VILLA CAETANI A FOGLIANO – il luogo – l’architettura – la storia” 1989 – Fratelli Palombi Editori) la creazione di un centro di ricerca e di studio per quei settori delle scienze naturali interessati ai problemi delle zone umide, ed alla creazione di un centro di documentazione storica sulla palude e sulla bonifica.

La richiesta di Italia Nostra, Rinascita Civile e Villaggio Fogliano è rivolta all’Ente Parco e del Corpo Forestale “a rendere noti i programmi ed i progetti che interessano il Casale e di aprire al più presto un dibattito sul tema, magari da presentare in un incontro con le Associazioni scriventi, affinché si possa avviare una collaborazione volta a promuovere il recupero ed il riutilizzo dell’edificio e la ricerca dei finanziamenti necessari. Una collaborazione con i cittadini aiuterebbe anche a sviluppare quella “cultura del Parco” essenziale per la salvaguardia del territorio e per lo sviluppo di un rapporto proficuo con il contesto sociale di riferimento”.

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