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OMICIDIO BUONAMANO
Assolto in Appello Romolo Di Silvio

Romolo Di Silvio (a sinistra) accanto ad uno dei legali

Romolo Di Silvio (a sinistra) accanto ad uno dei legali

LATINA – Romolo Di Silvio non ha ucciso Fabio Buonamano. L’esponente del noto clan di Latina, condannato in primo grado a trent’anni di reclusione, è stato assolto oggi dalla Corte D’Assise d’Appello di Roma per non aver commesso il fatto. Secondo i giudici non si trovava sulla scena del crimine, in Via Monte Lupone, la sera del 26 gennaio 2010. Lì, c’era invece il nipote Costantino, detto Patatone, già condannato con rito abbreviato e con sentenza definitiva emessa dalla Cassazione a 20 anni di reclusione.  Il Procuratore generale aveva chiesto la conferma della condanna. Le motivazioni si conosceranno fra 90 giorni.

Bistecca, così veniva chiamato Buonamano, è stato ucciso durante quella che è stata definita una guerra criminale a Latina, iniziata con il tentato omicidio di Carmine Ciarelli avvenuto il 25 gennaio del 2010 in via del Pantanaccio.  Buonamano venne ucciso con tre colpi di pistola sparati da distanza ravvicinata alla testa, al collo e al torace. L’autopsia stabilì subito dopo un’auto era passata sopra il corpo del giovane.
Secondo l’accusa l’omicidio maturò nell’ambito del controllo degli affari criminali nel capoluogo. In aula ieri a Roma Romolo Di Silvio è stato assolto, già i giudici della Corte d’Assise che lo avevano condannato nel giugno del 2012 a 30 anni di reclusione avevano escluso le aggravanti della premeditazione, dei futili motivi e delle sevizie. Il pm Marco Giancristofaro aveva presentato appello chiedendo il riconoscimento delle aggravanti anche in secondo grado ma questa prospettazione non è stata accolta.

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