ASCOLTA RADIO LUNA ASCOLTA RADIO IMMAGINE ASCOLTA RADIO LATINA  

ITRI, SVOLTA NELL’OMICIDIO DELL’ENOLOGO
In manette Giuseppe Ruggieri, 55 anni di Itri
Ulrico Cappia lo aveva licenziato

arresto

Giuseppe Ruggieri

Giuseppe Ruggieri

ITRI – Leggeva manuali di criminologia, Giuseppe Ruggieri, l’uomo di Itri arrestato perché accusato di aver ucciso Ulrico Cappia, l’enologo freddato con un colpo di pistola alla nuca e poi bruciato nella sua auto la notte del 4 settembre, nella tenuta dei Monti Cecubi a Itri.

Nelle prime ore di questa mattina i Carabinieri  del Comando provinciale di Latina, diretti dal colonnello Giovani De Chiara, hanno bloccato l’operaio di 55 anni nella sua abitazione in esecuzione di  decreto di  fermo emesso dal pm Teodoro Bontempo, sulla base di una serie di prove di colpevolezza raccolte in tre mesi di indagini. Secondo gli investigatori Ruggieri ha agito da solo architettando con cura il suo il piano.  L’uomo non è nuovo al carcere:  in prigione era finito nell’operazione Anni ’90 condotta dalla Dda di Napoli.

IL RITROVAMENTO DEL CORPO – “Le indagini non sono state facili – ha spiegato il Comandante provinciale dell’Arma De Chiara- ma i gravi indizi di colpevolezza raccolti ci confortano”.  Cappia, che aveva 57 anni, era stato ritrovato carbonizzato all’interno di una Fiat 500L in fiamme, tra i vigneti della tenuta del notaio Schettino nei pressi della provinciale Itri-Sperlonga. Le indagini dei militari si erano concentrate da subito sull’ambiente di lavoro e un operaio era stato fermato nelle ore successive all’omicidio. Nei giorni successivi, il luogo del delitto e l’auto carbonizzata erano stati passati al setaccio dal Ris dei carabinieri le cui analisi hanno fornito fondamentali riscontri.

Il presunto assassino è  descritto come un uomo dalla personalità contorta, solitario, temuto anche dalla sua stessa famiglia con la quale aveva interrotto le relazioni. A scatenare la follia omicida sarebbe stato il licenziamento. In seguito ad alcuni scontri avuto con l’uomo infatti, era stato proprio Cappia a troncare il rapporto di lavoro. L’enologo che, oltre a svolgere il ruolo di consulente esperto di vigne, si occupava del personale aveva mano libera sulle decisioni che riguardavano l’azienda godendo della piena fiducia del notaio Schettino, un fatto che gli aveva attirato l’odio di Ruggeri.

Le indagini sono state  condotte dal Nucleo Investigativo provinciale e dalla Compagnia  di Gaeta con il supporto specialistico di personale del RACIS (Reparto Analisi Criminologiche ) e del ROS ( Reparto crimini violenti) di Roma.

Clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

In Alto