APRILIA – Per l’Inps era invalido al 100% e percepiva pensione e indennità di accompagno dall’agosto del 2008, ma conduceva una vita perfettamente normale con tanto di patente per guidare l’auto rinnovatagli un anno dopo essere stato dichiarato invalido. Un uomo di 63 anni è stato denunciato dai carabinieri del reparto territoriale di Aprilia per truffa ai danni dello Stato: secondo semplici calcoli ha percepito in questi anni indebitamente 50 mila euro. Ulteriori accertamenti sono in corso per risalire a chi ha dichiarato invalido l’uomo e chi abbia seguito la sua pratica all’Inps, perché è davvero singolare che una persona, da sola, riesca ad aggirare commissioni di professionisti pagati per controllare lo stato di salute e la ricorrenza dei presupposti per riconoscere l’invalidità.
Un vero scandalo che non deve smettere di indignare le persone oneste. Quello scoperto dai militari guidati dal maggiore Andrea Mommo non è certo il primo caso in provincia di Latina, ma è bene non abituarsi alla notizia, perché questi comportamenti tolgono risorse a malati veri, che hanno bisogno urgente di sostegno, e che magari devono attendere tempi lunghissimi per vedersi riconosciuto il loro diritto (mentre la patologia non aspetta) o che vengono scavalcati da truffatori senza scrupoli. Inoltre, quando i casi diventano centinaia e centinaia (come è ormai chiaro che sia) la truffa si traduce in un impoveriscono di tutta la collettività, perché la truffa ai danni dello Stato non è altro che una truffa a tutti noi.
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