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INCHIESTA SUI RIFIUTI: LANDI AI DOMICILIARI
Tra gli indagati anche Marrazzo

landiLATINA – Terremoto nella gestione dei rifiuti del Lazio. Sette persone sono finite questa mattina agli arresti domiciliari in un’operazione dei carabinieri del Noe di Roma. Tra queste, il proprietario dell’area della discarica di Malagrotta, Manlio Cerroni, e Bruno Landi ex presidente della Regione Lazio e amministratore delegato di Ecoambiente e Latina Ambiente, la società che gestisce una parte della discarica di Borgo Montello. Ventuno gli indagati.

Le accuse vanno dall’associazione a delinquere finalizzata alla truffa al traffico di rifiuti. Gli indagati sono accusati anche di violazione di norme contro la pubblica amministrazione e di truffa in pubbliche forniture. Oltre a Cerroni e Landi, le altre persone ai domiciliari sono l’alto dirigente della Regione Lazio Raniero De Filippis, originario di Lenola, il manager Francesco Rando, l’imprenditore Piero Giovi, e Pino Sicignano. Le indagini sono state condotte dai militari del Noe (Nucleo operativo ecologico) diretti dal colonnello Sergio De Caprio, anche noto come ‘Ultimò (che nel 1993 catturò Totò Riina) su inchiesta della Procura di Roma. In stato di libertà sono 21 le persone indagate tra cui anche l’ex presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo accusato di abuso d’ufficio e falso e alcuni componenti della sua giunta oltre all’ex amministratore delegato dell’Ama Giovanni Hermanin. Il capoluogo pontino è stato interessato da diverse perquisizioni che sono andate avanti per tutto il pomeriggio nella discarica di Borgo Montello.

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