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FERMARE LA VIOLENZA SULLE DONNE
Il Lazio approva la legge, ma 6 votano contro

violenza-sulle-donneLATINA – Il Lazio si dota di una legge contro la violenza sulle donne. Ieri sera Il Consiglio regionale ha approvato con 28 voti a favore, 6 contrari e un astenuto la proposta di legge 33/2013, primo firmatario Simone Lupi (Pd) La votazione finale è arrivata alla terza seduta, a seguito di un iter complicato dalla presentazione di circa 200 emendamenti da parte del centrodestra e del lavoro sui subemendamenti portato avanti dal M5s. La normativa approvata prevede il potenziamento dei servizi per le donne vittime di violenza, la creazione di una cabina di regia e l’istituzione di un osservatorio regionale per il monitoraggio e l’analisi dei dati. La Regione potrà individuare, nell’ambito del proprio patrimonio, immobili da dare in comodato d’uso a centri antiviolenza, case rifugio e case di semiautonomia e avrà, grazie a questa legge, la facoltà di costituirsi parte civile nei processi per reati di violenza su donne o minori. La legge è stata finanziata con un Fondo, la cui dotazione è di un milione di euro; è stato previsto che le misure da mettere in atto per la prevenzione e il contrasto alla violenza siano definite dalla Giunta attraverso un piano triennale.

ROSA GIANCOLA: “STRUMENTO FONDAMENTALE” – “Quello concluso la scorsa notte in Consiglio regionale – spiega la consigliera regionale del gruppo Per il Lazio Rosa Giancola, firmataria della proposta – è stato un percorso lungo e faticoso, che ha trovato anche momenti di aspro scontro con l’opposizione. Ci tengo a puntualizzare che questa non è una legge ideologica né di propaganda, ma uno strumento legislativo fondamentale che, cambiando radicalmente l’approccio al fenomeno, costruisce finalmente nel Lazio una cultura di genere, più vicina alle donne, alle famiglie, ai centri antiviolenza che quotidianamente operano in prima linea sui nostri territori”.

“Questa legge ci permette di affrontare il problema in un’ottica culturale e di civiltà – prosegue la consigliera Giancola – programmando interventi che coinvolgano gli uomini violenti e progetti che coinvolgano i figli, vittime di violenza assistita. Siamo stati chiamati a riordinare questa materia e creare sul territorio una rete omogenea di sostegno, introducendo nuovi servizi e potenziando quelli già esistenti. C’è ancora molta strada da fare, ma con l’approvazione di questa legge, nata anche dal contributo prezioso dei centri antiviolenza e di tante associazioni del territorio, abbiamo restituito fiducia alle donne, creando le condizioni necessarie a costruire un’uguaglianza sostanziale”.

 

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