LATINA – Riceverà un’indennizzo dall’Inail perché l’amianto, utilizzato nel cantiere navale per il quale lavorava, l’ha reso invalido. Lo ha deciso il Giudice del Lavoro del Tribunale di Latina, Corradino Diana che ha condannato l’INAIL ad erogare la rendita in favore di A.A., lavoratore risultato affetto da patologia amianto-correlata (invalido al 65%) collegata all’esposizione all’amianto. La sentenza depositata il 27 gennaio in cancelleria arriva dopo un iter giudiziario durato più di 5 anni.
Il giudice del Lavoro ha accolto la nostra tesi – spiega l’avvocato Ezio Bonanni – perché abbiamo dimostrato come nei cantieri navali, da Sabaudia a Civitavecchia, da Livorno a Trieste, l’amianto fosse stato utilizzato come materia prima e capace di determinare danni all’organismo umano”. La perizia è stata eseguita per il lavoratore dal medico legale Onorato Lauretti”. Per Bonanni da rimarcare “il modo di operare dell’INAIL che in caso di patologie asbesto-correlate tende ad assumere comportamenti sempre negazionisti, anche quando le vittime, come in questo caso, hanno patologie gravissime e conclamate”.
La vittima, A.A., è uno dei primi lavoratori ad aver aderito all’ONA, che nata a Latina, è ora organizzata in tutto il territorio nazionale, ed è rappresentativa delle vittime dell’amianto, e in prima fila per la messa al bando mondiale del minerale.
Invalido per colpa dell’amianto, l’Inail gli pagherà una rendita
Il legale: "Nei cantieri navali l'uso di quel minerale ha prodotto tanti danni"
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