LATINA – <Dopo questa impresa abbiamo gli occhi di tutti addosso>. E poi rivolto ai cittadini: <Non vogliamo assegni in bianco, controllateci e aiutateci>. A sette giorni dalla sua elezione, Damiano Coletta torna in piazza del Popolo per festeggiare insieme agli elettori. Sul palco ha parlato alla città, come ha fatto subito dopo il voto e un risultato elettorale clamoroso con il 75 per cento delle preferenze che ha frantumato ogni record. <Siamo arrivati fin qui insieme – ha spiegato -continuiamo a farlo, chi ha idee e progetti ci aiuti e mettete a disposizione le vostre competenze, condividiamo e ragioniamo insieme>. Sui nomi che comporranno la giunta c’è da attendere ancora qualche giorno. <Io cercherò di darvi la migliore giunta possibile- ha detto – ecco perché mi sto prendendo qualche giorno di tempo, non possiamo sprecare, non possiamo sbagliare>. Tra i candidati alla presidenza del consiglio comunale c’è Oliver Tassi mentre come vicesindaco salgono le azioni di Paola Briganti ma anche quelle di Cristina Leggio. Oggi intanto è fissato un incontro con il presidente della Regione Nicola Zingaretti e tra gli argomenti che saranno trattati c’è anche la sanità.
DON’T TOUCH Il primo cittadino ha commentato in una nota anche la sentenza del processo Don’t Touch che si è concluso venerdì in Tribunale con nove condanne e ha ringraziato forze dell’ordine e magistratura. <Il coraggio degli inquirenti sia il nostro faro, il loro coraggio dovrà essere il nostro, la loro risposta dovrà essere la risposta nostra. Grazie per il lavoro intenso. La sentenza è un segnale forte da parte dello Stato, delle sue donne e dei suoi uomini. Un segnale che Latina ha già raccolto e continuerà a fare suo attraverso un’Amministrazione che avrà nel rispetto delle regole il suo filo conduttore, imprescindibile, il valore che guiderà l’azione di ogni suo singolo componente. Da parte degli inquirenti e della magistratura è venuta l’indicazione di una strada nuova, che rompe un muro di indifferenza, quando non di vera e propria omertà. Grazie! Se oggi Latina ha un’occasione di riscatto, se oggi Latina ha l’opportunità di ripartire e può guardare ad un futuro da costruire con il lavoro, il rispetto della legalità, la riscoperta dei valori che sembravano ormai perduti, fagocitati da chi si è sentito padrone della città e ha agito nella presunzione dell’immunità costruita con la violenza, lo si deve al coraggio di queste donne e questi uomini. Il loro esempio deve fare da faro al lavoro della nuova amministrazione.