
Il legno di larice scelto per le panchine che saranno donate dal comune di Lavarone
LATINA – Arriveranno dall’Alpe Cimbra le panchine per Il Giardino di Eugenio. Perché anche lassù, tra i monti del Trentino, hanno pianto per lui.
A Latina invece si sono mosse associazioni, amici e semplici conoscenti, compagni di classe e di scuola, colleghi di lavoro e tanti singoli cittadini rimasti anonimi che hanno donato somme piccole e grandi. Il papà di un noto cantautore ha portato un camion di terriccio. Un gruppo di professionisti si è messo al servizio della causa scegliendo le piante, disegnando il progetto e infine preparando la pratica, perché fosse in regola, pronta per essere presentata all’approvazione dell’Amministrazione. Una prova corale per Latina dopo che la città intera a dicembre aveva pregato perché la storia del quindicenne precipitato da un lucernaio che si è rotto sotto il suo peso, potesse avere un altro finale.
Il desiderio di dare un senso nuovo e ulteriore al giardino di Via Tuscolo che si trova di fronte all’uscita posteriore della scuola elementare che Eugenio aveva frequentato, e vicino alla piazzetta dove si incontrava con i suoi amici, era stato espresso dal papà Bruno Mucci proprio nei giorni più bui e in un attimo raccolto dagli amici del Gigante Buono. “E’ incredibile la partecipazione che abbiamo avuto, è un’energia positiva che ci dà forza. Ognuno ci ha messo qualcosa, ed è così che deve diventare Il Giardino di Eugenio, un luogo di tutti. Un posto in cui poter riflettere sul bene più grande che abbiamo: la vita”.

Il progetto
Ci saranno cinque panchine in legno di larice realizzate da un artigiano trentino e donate dal Comune di Lavarone dove Eugenio ha scorrazzato durante le vacanze con la famiglia, durante i 15 anni vissuti. Saranno disposte in cerchio, intorno ad un grande Cerro: una per la piccola Elena, due più grandi per Francesco e Valeria. E poi quelle dei genitori Carla e Bruno. Tutto intorno, piante e fiori ai quali, di certo, non mancheranno le cure.
Ora si attende l’ultimo passaggio, l’ok della giunta che sembra scontato. Poi il 9 maggio, il Giardino sarà pronto per essere inaugurato con una festa e un sano torneo di calcetto.
Sarà il giorno del compleanno di Eugenio. Il primo senza di lui. Non chiamatelo sentimentalismo per favore. Non lo è: è la vita che continua anche per ricordarci chi l’ha persa troppo presto.
