LATINA – I carabinieri del comando provinciale di Latina hanno eseguito in queste ore il sequestro preventivo disposto dal Tribunale di beni per 30 milioni di euro in 13 diverse province italiane, tra cui il capoluogo pontino. E’ l’operazione Krupy illustrata dal comandante del Nucleo Investigativo Paolo Befera nella sala stampa della caserma Cimarrusti in piazza della Libertà. Società, terreni, abitazioni, negozi, alberghi, 33 auto e 26 conti correnti oltre ad un centro sportivo sono i beni finiti sotto chiave.
IL CENTRO SPORTIVO DI BORGO CARSO – A Latina sono stati sequestrati il centro sportivo la Siepe, ex Central Park a Borgo Carso e poi, terreni, locali commerciali e case sulla Migliara 45 alle porte del capoluogo, tra cui anche quella in cui si trova detenuto Rocco Crupi, arrestato nell’operazione coordinata dalla DDA e scattata il 28 settembre del 2015 che aveva portato all’esecuzione di 19 misure cautelari. Rocco ha ottenuto i domiciliari per motivi di salute, mentre il fratello Vincenzo è sottoposto al regime duro del 41bis e si trova in carcere. I fratelli sono considerati collegati alla potente cosca dei Commisso di Siderno e accusati di far parte di un’associazione per delinquere che celava dietro un importante commercio florovivaistico il traffico internazionale di droga dal porto di Rotterdam per l’Italia.
LA NOTA DEI GESTORI DEL CENTRO SPORTIVO – Il complesso La Siepe, già Central Park Sport Village, risulta pienamente operativo – puntualizzano i gestori – La presenza odierna delle forze dell’ordine, ha accertato lo stato dei luoghi e dei beni affidati al Tribunale, ma soprattutto è stato accertato un regolare contratto d’affitto di ramo d’azienda che consente all’attuale gestione de La Siepe di proseguire l’esercizio nonostante i provvedimenti dell’A.G. In questo complesso non sono stati apposti sigilli e l’attività prosegue regolarmente.
Nel corso dell’operazione erano state arrestate in flagranza di reato tre persone e sequestrati 17 chili di cocaina, 20 tonnellate di cioccolata di una nota marca svizzera risultata rubata e che si trovava in un deposito di Sezze e altre 15 tonnellate in Olanda. Importante la collaborazione delle autorità olandesi che hanno aperto una rogatoria per la durata dell’intera indagine.