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Tiro al bersaglio al bracciante, il sindaco Procaccini: “Quei ragazzi dovrebbero lavorare nei campi”

Il primo cittadino ringrazia i carabinieri e condanna il raid dei ragazzi

TERRACINA – “Andrebbero mandati a lavorare nei campi per fargli comprendere quanto grande sia il sacrificio di chi svolge un’attività del genere”. Il sindaco di Terracina Nicola Procaccini che aveva espresso subito la sua solidarietà al bracciante agricolo indiano ferito domenica sera mentre era in bicicletta dopo una giornata di lavoro, condanna fermamente il gesto compiuto da alcuni suoi giovanissimi concittadini che devono rispondere dei reati di lesioni, esplosioni pericolose in luogo pubblico e porto di arma atta ad offendere.

“Desidero esprimere grande apprezzamento e ringrazio il capitano Anzini e i carabinieri di Terracina per aver saputo dare un nome ai vigliacchi che si sono divertiti a fare il tiro al bersaglio con un lavoratore indiano. A prescindere dalle motivazioni del gesto, che forse verranno chiarite nelle prossime ore, non posso non sottolineare l’abisso di dignità che esiste tra un lavoratore che di domenica sera torna in bicicletta dai campi dove ha faticato tutto il giorno e questi quattro ragazzetti annoiati che si divertono a sparargli contro dei piombini. Magari sono proprio tra quelli che si lamentano perché non c’è lavoro e scaricano le responsabilità di ogni cosa su tutti tranne che su loro stessi.  Terracina rimane una città accogliente che esige legalità e rispetto reciproco e che non cede a tentazioni di scadimento della civiltà provocate da atteggiamenti di bullismo, da qualunque parte provengano”.

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