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politica

Pd Latina, i Giovani Dem vogliono il cambiamento: “Il congresso non sia solo conteggio tessere”

L'intervento per chiedere rispetto e maggiore coivolgimento

LATINA – I Giovani Democratici chiedono un cambiamento radicale del partito. Lo affermano in una nota chiarissima e senza peli sulla lingua. L’intervento arriva oggi in vista dell’imminente Congresso comunale del partito a Latina “annunciato ormai più di qualche settimana fa dalla segreteria comunale” e contiene la richiesta di evitare le tessere “tarocche” e le gare tra correnti: “Pretendiamo rispetto per una comunità che chiede maggiore coinvolgimento, chiarezza, in diverse misure discontinuità e ci batteremo per essa”.

I PROBLEMI IN CAMPO – “Non basterà un congresso per rispondere alle numerose ed oggettive, anche a detta dello stesso gruppo dirigente comunale, criticità che interessano il nostro Partito”, scrivono in  una nota aggiungendo che “il solo e mero rinnovamento dell’organigramma evidentemente necessario rischierebbe di eludere il vero tema politico cui questo congresso dovrebbe invece essere chiamato: rifondare interamente la visione della società (che non è un tema di sola “esclusività nazionale”) e dell’iniziativa politica, anche localmente, dando luogo ad un dibattito che sia il più largo e aperto possibile”.

L’idea del Giovani Dem è quella di tornare al confronto e alla discussione per ridare speranza anche a chi si sente lontano e non comprende più le logiche del partito. Tornano alla mente le parole pronunciate solo pochi giorni fa da Romano Prodi che ha detto di “finirla con il partito che diventa un club di dieci persone che si parlano e si  eleggono a vicenda”.

“Abbiamo più volte avuto modo di sottolineare la grande necessità di dare vita a processi di elaborazione larghi e condivisi – rimarcano –  Con questo spirito  va letto il nostro impegno durante la campagna congressuale nazionale di marzo scorso, i numerosi incontri di riflessione svolti con associazioni e organizzazioni vicine, nonché la formulazione con quegli stessi gruppi di prospettive di lavoro a lungo termine, il nostro impegno nella passata stagione autunnale e, infine, nelle ultime settimane, varie iniziative di confronto assembleare e libero (che proseguiranno), volte a coinvolgere iscritti, stimolare ed aprire la discussione a chi sta fuori, a chi sta dentro ma si sente perduto, a chi ci guarda con disillusione, a chi ci vorrebbe diversi o a chi, semplicemente, senta la necessità di portare un contributo, partendo dal presupposto che ognuno è una risorsa”.

La promessa è di vigilare sul Congresso perché non sia solo “una prova di forza tra correnti o la mera conta interna cui in passato siamo spesso stati abituati”.

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