CISTERNA LATINA – E’ stato il crollo improvviso di un muro in cemento armato a causare la morte di Massimo Pietrosanti, il 53 enne di Cisterna morto in un cantiere di Via Bufolareccia dove lavorava ad un intervento di ristrutturazione nell’ex Green Line, una struttura ricettiva. Per lui non c’è stato nulla da fare. La polizia locale ha sequestrato la vecchia stalla all’interno della quale si è verificato l’incidente, primo atto nell’inchiesta della Procura per chiarire che cosa sia accaduto alle 10,30 di venerdì mattina.
Intanto la Fillea Cgil di Frosinone e Latina chiede più sicurezza e maggiori controlli: “Ribadiamo la necessità di mettere al centro dell’organizzazione del lavoro la tutela della salute e della sicurezza di chi lavora – dichiara il segretario provinciale del sindacato di categoria Alessio Faustini, ricordando che il settore edile ha visto “un aumento vertiginoso degli incidenti mortali dall’inizio del 2021, una situazione insostenibile e che rischia di venire normalizzata” e chiedendo di “rafforzare i controlli e di verificare l’effettiva formazione del personale da parte degli Enti Bilaterali del settore, la dotazione dei dispositivi di protezione individuale e il rispetto dei protocolli contro i vecchi e i nuovi rischi per la salute”.
“Siamo convinti che per superare le morti sul lavoro sia fondamentale che le aziende assumano la tutela della salute e della sicurezza non come un mero adempimento burocratico ma come un valore che si traduce in azioni concrete e quotidiane. Siamo estate – conclude Alessio Faustini- e troviamo assurdo che debba essere una battaglia sindacale il non far lavorare gli operai nelle ore centrali della giornata, durante le quali aumentano i rischi legati al caldo.”