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Lazio, casi di covid ancora in salita, morti due 55enni non vaccinati. D’Amato: “Con il virus non si scherza”

Parte la macchina organizzativa per vaccini su 5-11enni

LATINA – Sono  773 nuovi casi positivi nel Lazio e 12 decessi (di cui tre in provincia di Latina), aumentano i ricoveri in area medica e terapia intensiva e sale il rapporto positivi/tamponi ora al 2,2%. Parallelamente sono aumentate nelle ultime 24 ore del 29% le somministrazioni di vaccino contro il covid.

“Con il virus non si scherza – sottolinea l’assessore regionale alla sanità, Alessio D’Amato ricordando che a Rieti ieri è morto un uomo di 55 anni non vaccinato e mentre nel report di oggi figurano due decessi di pazienti di 56 e 69 anni anche loro non vaccinati – In totale 8 su 12 decessi nelle ultime 24 ore sono di persone non vaccinate e 4 non avevano completato il ciclo. Rinnovo l’appello – aggiunge D’Amato  – a non abbassare la guardia e ad eseguire la vaccinazione covid compresa la terza dose per la popolazione over 60 che può essere fatta nella stessa seduta del vaccino antinfluenzale”.

Intanto nel Lazio parte la macchina organizzativa per la vaccinazione nelle fasce di giovanissimi 5-11 anni, nell’eventualità sia dato il via libera dal Ministero: “I pediatri prenderanno i carico le famiglie e i piccoli. Ovviamente attendiamo indicazioni ufficiali. Su Roma sono previsti 15 centri dedicati in orario pomeridiano e nei weekend per favorire la massima partecipazione e lo stesso avverrà nelle province”.

La campagna vaccinale contro il Sars Cov2 ha raggiunto le 8,9 milioni di dosi somministrate. Oltre il 92% della popolazione adulta e oltre 87% di over 12 che hanno concluso il percorso vaccinale. Oltre il 31% della fascia di popolazione over 80 anni è vaccinato con terza dose.

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