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decommissioning

Centrali nucleari, al Garigliano si smantella il nocciolo del reattore

A Borgo Sabotino per proseguire le attività sarà potenziata la capacità di stoccaggio di rifiuti radioattivi

LATINA – La Sogin ha annunciato lo smantellamento del reattore della centrale nucleare del Garigliano al confine tra la provincia di Latina e quella di Caserta. Va avanti così l’ attività di decommissioning più complessa, ossia quella che riguarda nòcciolo del reattore. Alcune attività spiega la società di Stato che si occupa del destino di tutte le centrali nucleari italiane avverranno sotto battente d’acqua per garantire una barriera efficace contro le radiazioni.  Le attività proseguono anche a Latina dove il prossimo passaggio sarà l’abbassamento dell’edificio principale da 53 a 38 metri entro il 2027, ma prima, nel sito di Borgo Sabotino, sarà incrementata la capacità di stoccaggio temporaneo dei rifiuti radioattivi nel sito adeguando alcuni locali esistenti

Il 14 gennaio scorso è invece terminato il dibattito pubblico sul progetto del Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi e Parco Tecnologico. La consultazione, avviata il 5 gennaio 2021 con la pubblicazione della proposta di Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee (CNAPI) ad ospitare questa infrastruttura – spiegano da Sogin – ha rappresentato  una grande operazione di coinvolgimento dal basso degli stakeholder della società civile (istituzioni, associazioni, comitati, imprese, professionisti e cittadini), raccogliendo oltre 600 tra domande, osservazioni e proposte da 322 soggetti.

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