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30 GIUGNO

Per il 90° di Fondazione di Latina arriva la Banda dell’Arma dei Carabinieri

Prima l'inaugurazione delle restaurate statue Le Madri Rurali di Palazzo M

LATINA  – Oggi è il 30 giugno e si aprono ufficialmente le celebrazioni per il 90° di Latina. Novanta anni sono passati dalla fondazione, ovvero dalla posa della prima pietra della città, immaginata come borgo rurale e poi divenuta capoluogo della  provincia di Latina.

Per celebrare la ricorrenza il Comune di Latina scoprirà oggi (alle 17,30) le statue restaurate di Palazzo M, “Le Madri Rurali”,  poi in serata, alle 20,  in piazza del Popolo è previsto l’arrivo delle Autorità, dei rappresentanti politici, militari e civili, associazioni, e della cittadinanza che vorrà esserci, quindi alle 20,30 suonerà la Banda dei Carabinieri, 102 elementi, per una delle formazioni più acclamate. L’iniziativa sostenuta da Unindustria è stata realizzata in collaborazione con il Comando Provinciale dei Carabinieri di Latina e con  il patrocinio del Comune di Latina.

Il Comandante Provinciale Colonnello Lorenzo D’Aloia ha ringraziato il Presidente di Unindustria Pierpaolo Pontecorvo definendo L’iniziativa un “significativo momento partecipativo” attraverso il quale ha voluto manifestare “ancora una volta, la sua profonda e personale vicinanza alla cittadinanza locale” che ogni giorno si realizza  con il lavoro e l’impegno sul campo di “tutti i Carabinieri in servizio nel capoluogo pontino e nel suo esteso territorio, teso a garantire la sicurezza dei residenti, soprattutto delle fasce sociali più fragili verso le quali ancor maggiore deve risultare l’incessante vigilanza ed il costante ausilio”.

“Ideare ed organizzare tale evento, mettendo al centro la cittadinanza di Latina, le migliori forze produttive e gli amministratori di un territorio giovane e moderno, dalle grandi prospettive economiche, ha significato volerne valorizzare la nascita anche con la presenza storica dell’Arma dei Carabinieri, rappresentata dalla sua Banda, nota in ogni parte del mondo per la varietà del repertorio, la perfezione formale delle sue esecuzioni ed il fascino che suscitano gli orchestrali con le loro splendide uniformi, la magnifica compostezza, la profonda vocazione musicale”, ha sottolineato il colonnello D’Aloia.

“Sembrava il modo migliore per dare più lustro a questa importante ricorrenza – dichiara il Presidente di Unindustria Latina Pierpaolo Pontecorvo – Sin da subito abbiamo riscontrato la disponibilità e l’interesse del Colonnello Lorenzo D’Aloia e di tutti i suoi collaboratori nel promuovere questa iniziativa. Ci sentiamo particolarmente soddisfatti, perché questo concerto rappresenta un segno tangibile dell’importante collaborazione intrapresa già da tempo con tutte le forze dell’Ordine e le forze sociali, con le quali vogliamo dare un segnale di vicinanza alla città. Ringraziamo anche il Comune per aver concesso il patrocinio all’iniziativa. Unindustria sarà sempre disponibile a promuovere questo tipo di collaborazioni perché riteniamo importate che il mondo delle imprese sia sempre più vicino al territorio in cui le stesse aziende operano, nella convinzione che con il dialogo costruttivo si possa fare molto per lo sviluppo della nostra provincia e della nostra città”.

LA BANDA DEI CARABINIERI – La Banda Musicale dell’Arma dei Carabinieri è nota in ogni parte del mondo per la varietà del suo repertorio, per la perfezione formale delle sue esecuzioni e per il fascino che suscitano i suoi orchestrali con le loro Uniformi,  PER la profonda vocazione musicale. Dal 1° Luglio 2000 la Banda è diretta dal Maestro Massimo Martinelli. Oggi, con i suoi 102 orchestrali, assunti e selezionati attraverso concorsi pubblici, la Banda Musicale dell’Arma dei Carabinieri costituisce una complessa struttura in grado di interpretare composizioni tra le più celebrate.

UN PO’ DI STORIA DI LATINA A fondare la nuova città di Littoria il 30 giugno del 1932 è il solo Valentino Orsolini Cencelli che trascurò l’ordine del Regime di evitare cerimonie ufficiali. A Benito Mussolini non piaceva che quel che doveva essere un nuovo centro rurale, solo un villaggio amministrativo di riferimento, sia pensata dall’ONC come una città vera e propria. Decide di boicottare la cerimonia e dispone che sui giornali non venga mai più ripresa la notizia, invece uscita con grande clamore solo il giorno prima della fondazione.

La stampa estera, che venne a conoscenza della cosa, esaltò invece la nascita di Littoria, una città di nuova fondazione nata grazie al lavoro e alla progettazione degli uomini, recuperando e rivalorizzando attraverso la bonifica un ambiente ostile come era quello delle paludi.

La città venne inaugurata il 18 dicembre del 1932 con un massiccio impegno propagandistico affinché potesse diventare il nuovo simbolo del regime fascista. A quel punto dall’antica concezione di borgo agricolo si può riconoscere senza patemi il nuovo status di città. A parlare dal balcone del Municipio fu lo stesso Benito Mussolini perché vide la possibilità di “cavalcare” l’eco positivo dell’inaugurazione. Lì annunciò le tappe future dello sviluppo con la fondazione di altre città (Sabaudia e Pontinia) e la costruzione di centinaia di altri poderi.

Dall’estero continuarono ad arrivare messaggi di ammirazione e di incoraggiamento ad una politica votata alla riconquista, pacifica, di ogni centimetro del proprio territorio. Davanti alle potenze internazionali, il Regime fascista fa sì che Littoria incarni lo spirito mussoliniano che anticiperà solo di qualche anno l’imminente politica colonialistica del duce ( dal sito del Comune di Latina).

In programma per la giornata di oggi anche un incontro al Mug, il Museo Giannini.

 

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