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l'intervista

Latina, i gestori dei chioschi: “Faremo comunque la stagione, poi al lavoro sul futuro”

Cinque punti da attuare nel breve tempo, poi si pensa a una marina più "green"

LATINA – Cinque punti da cui partire per non far scendere l’attenzione su un un tratto di mare tra i più belli di tutto il litorale che è stato però al centro della cronaca per gli attentati che si sono registrati al primo e quinto chiosco, che sono andati completamente distrutti, e il tentato incendio al quarto.

Ieri i gestori dei chioschi si sono riuniti per portare all’attenzione della cittadinanza alcune riflessioni e soprattutto per fare delle richieste, alla nuova amministrazione in particolare, ma non solo.

I cinque punti sono: maggiore sorveglianza, montaggio di strutture leggere per i chioschi danneggiati, riapertura urgente della strada con doppio senso di marcia, 2 navette, marketing territoriale positivo e un tavolo tematico permanente. “L’utopia sarebbe la destagionalizzazione”, hanno spiegato ieri in conferenza stampa.

“Oggi siamo sotto i riflettori – affermano – abbiamo ricevuto tanta tanta solidarietà, promesse, ma ancora nessun atto concreto”. Hanno fatto un esempio molto pratico: “Oltre al costo della struttura che deve essere in un determinato modo e con determinati materiali, che può arrivare a costare anche 70 – 80 mila euro, paghiamo anticipatamente tutte le tasse, dall’acqua alla Tari, l’occupazione di suolo pubblico. Paghiamo anche però lo scotto di una strada che deve ancora essere riaperta, le strutture danneggiate, Molti di noi hanno anche pensato di non aprire. Invece, compatti, abbiamo scelto di esserci comunque ma vogliamo lavorare in condizioni normali e senza il pensiero che qualcuno di notte arrivi a incendiare la strutture”.

ASCOLTA IL TITOLARE DEL QUINTO CHIOSCO

 

La stagione è praticamente iniziata e quest’anno si farà quel che si potrà, aiutandosi tra loro, ma per il futuro progetti e idee sono chiari e precisi: “Abbiamo sperimentato con successo le domeniche sostenibile con la chiusura al traffico – spiega Giuseppe Pastore del secondo chiosco – e pensiamo che si possa programmare una chiusura totale al traffico con il solo transito di auto elettriche per incentivare anche altre forme di turismo più rispettose della natura e del Parco. Non solo: con un gruppo di progettisti si sta pensando alla costruzione di un chiosco diverso, più sostenibile e in linea con lo splendido paesaggi che occupiamo, tra mare e lago, sulle dune e per farlo stiamo lavorando anche in stretto contatto con il Parco Nazionale del Circeo. L’idea è quella di pannelli solari di ultima generazione, serbatoi per la raccolta di acque piovane per i servizi e altri per filtrare le acque nere. Nel progetto c’è anche la realizzazione di una app completamente innovativa per consentire ai turisti e ai bagnanti di monitorare le acque. Le idee ci sono e sono tante, ora ci serve il sostegno di tutti”.

 

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