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Abbatti l’abuso 2023

Abusivismo edilizio, il rapporto di Legambiente: Latina 10° per abbattimenti

Scacchi: "Una ferita profonda che va risanata"

LATINA – Latina è decima per numero di immobili abusivi abbattuti tra le regioni in cui il fenomeno è più accentuato. Lo dice l’Osservatorio Nazionale Ambiente e Legalità di Legambiente che ha presentato oggi il rapporto “Abbatti l’abuso 2023”, terza edizione della ricerca di Legambiente sul problema, ancora irrisolto, delle mancate demolizioni degli immobili costruiti abusivamente. In questa edizione l’attenzione si è concentrata sulle prime 5 Regioni per numero di abusi edilizi: Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Lazio. Il numero delle demolizioni eseguite nell’arco temporale analizzato dal 2004 al 2023, è stato del 15,3% rispetto a 70.751 immobili abusivi per i quali è stato stabilito l’abbattimento da parte dei 485 Comuni (24,5% del campione totale) che hanno risposto in maniera completa al monitoraggio civico promosso dall’associazione del cigno verde.

Nel Lazio sono state emesse 18.090 ordinanze di demolizione di cui quelle eseguite sono 3.017, il 17,2% del totale. Al primo posto assoluto nazionale tra le province più virtuose c’è Rieti con ben il 41,8% degli abbattimenti, al 5º e 6º posto troviamo, Viterbo (25,1%) e Frosinone (22,7%), al 10º posto Latina (18,9%). Ultima nel Lazio è la Città Metropolitana di Roma, che si colloca al 17° posto con una percentuale di appena 14%. Tra i Comuni capoluogo al terzo posto Viterbo con 25,8% di abbattimenti. Molto al di sotto della media nazionale, invece, gli abbattimenti eseguiti nei sette Municipi di Roma che hanno fornito i dati sull’abusivismo edilizio nei loro territori: a fronte di ben 2.676 ordinanze di demolizione emesse nella Capitale, ne sono state eseguite solo 323, pari al 12,2%.

“Nel Lazio l’abusivismo edilizio è una ferita profonda che va risanata in primo luogo con abbattimenti, troppo lenti soprattutto a Roma” – commenta Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – “nella nostra Regione ancora bisogna demolire oltre 15mila edifici abusivi secondo le ordinanze già emesse, più di 2.300 nella Capitale. Vanno poi chiuse le procedure relative alle pratiche inevase di condono, 180mila solo nella Capitale, relative ai condoni edilizi del 1985, 1994 e 2003: nei 20 anni successivi all’ultimo dei condoni, nessun abusivismo edilizio è sanabile, lo ricordiamo a tutti coloro che, nonostante tutto, hanno commesso reati di cemento illegale e continuano a farlo. Nel Lazio continuiamo a pagare un prezzo altissimo per il consumo di suolo eccessivo di fronte ai sempre più frequenti eventi climatici estremi: come abbiamo visto a Ostia con gli allagamenti delle ultime ore, è chiarissima la necessità di risanare il territorio abbattendo tutti gli abusi e riducendo i rischi per la cittadinanza, ma anche evitando nuove deregulation normative. In particolare, va in direzione totalmente sbagliata la proposta di legge regionale depositata dalla maggioranza di governo alla Pisana, con la quale si vorrebbe concedere l’abitabilità a garage, seminterrati e scantinati, luoghi per eccellenza del rischio come abbiamo rivisto sulla costa romana proprio in queste ultime ore”.

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