LATINA – Un giallo che comincia dalla sua soluzione, con l’autore che svela subito il colpevole, che poi è anche vittima di se stesso e delle sue trame. Si intitola Mindy (casa editrice Kimerik), il poliziesco di Silvano Bertazzoni, autore pontino alla sua prima prova letteraria, dove Mindy è una “graziosissima barboncina che ruba dalle mani di uno sconosciuto un pezzo di fotografia. Vi è ritratta una donna che è appena stata uccisa”. Intorno al protagonista Stefano e ai suoi vicini di casa si muovono gli altri protagonisti: il commissario Marini, l’ispettore Santi, la stilista Elena, l’arguta Arianna.
Dentro la cornice del noir – si legge nella quarta di copertina – il lettore conosce il punto di vista del carnefice attraverso lo sguardo attento sulle sue reazioni, sulle sue riflessioni, si accosta alle sue fatiche, vede la sua fronte sudare freddo e spera, sino alla fine, insieme a lui, che tutto si risolva in nome dell’amore, quello vero, condiviso e sano. Sullo sfondo della narrazione, come una costante avvolgente e dissacrante, l’autore punteggia l’ironia beffarda del destino tragico di un uomo nato buono.
Andato in pensione senza aver mai smesso di formarsi per cinema e teatro, frequentando corsi di regia, fotografia, videoripresa, sceneggiatura e di recitazione, Bertazzoni, 64 anni, originario di Sabaudia, ha deciso ora di cimentarsi con la letteratura, partendo dal noir e “dall’incontro casuale tra un uomo e una cagnolina vivace”.