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cronaca

Caporalato su Whatsapp, arrestato un indiano

Si faceva pagare dai connazionali per sceglierli e poi li sfruttava

LATINA – Caporalato e ancora caporalato a Latina. Stavolta usando Whatsapp, la famosa app che consente di creare gruppi e gestire in maniera riservata le conversazioni. In manette è finito un indiano, Singh Karambir, sfruttatore di connazionali arrestato dalla squadra mobile con l’accusa di intermediazione illecita, sfruttamento del lavoro, tentata estorsione ed estorsione consumata. L’operazione è frutto dei controlli per il  contrasto all’immigrazione clandestina, al lavoro nero soprattutto nelle aziende agricole, florovivaistiche che impiegano stranieri. E a denunciare l’uomo sono stati proprio alcuni suoi  connazionali, spiegando il sistema di reclutamento su un gruppo whatsapp creato ad hoc, composto da 34 membri. Pochissime pause, orario di lavoro lunghissimo, nessun riposo settimanale, ferie o periodi di malattia retribuiti. E in più, l’arrestato si faceva dare somme tra i 300 ed i 500 euro, minacciandoli di non vedere rinnovato il loro contratto a tempo determinato.

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