LATINA – Cinquanta milioni di euro di beni sono stati messi sotto chiave nella seconda tranche dell’operazione «Bad brothers» contro il clan Mallardo, affiliato ai Casalesi e finiti da tempo nel mirino dell’antimafia per riciclaggio di danaro sporco in attività “pulite”. L’operazione è stata condotta dai finanzieri del Nucleo tributario di Roma nel Lazio, ma anche in Campania, Calabria e Sicilia. Tra i beni sequestrati figurano concessionarie d’auto, uno stabilimento balneare e centinaia di appartamenti. Ingente il valore dei beni individuati in provincia di Latina tra il capoluogo, Fondi e Formia. Il precedente sequestro risale al 19 giugno quando la Dda aveva messo i sigilli alle proprietà mobili e immobili di Domenico, Giovanni, Vittorio Emanuele Dell’Aquila e di Salvatore Cicatelli.