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Lunedì gli interrogatori dei 6 arrestati

Operazione Telonai, dopo Pontinia gli indagati guardavano ad altri Comuni

Dopo l'accordo corruttivo per Pontinia, l'ipotesi di trasferire il pacchetto a Sezze

PONTINIA – Inizieranno lunedì gli interrogatori delle sei persone arrestate ai domiciliari nell’operazione Telonai, a cominciare dall’assessore del Comune di Pontinia, Luigi Subiaco principale indagato con l’avvocato Raffaele Scirè. mentre il primo puntava a fare assumere la figlia in una società romana, il professionista di Latina predispone gli atti per la gara che doveva assere affidata a due società amiche già ben individuate, e suggerisce iter e modalità pur non avendo alcun incarico per conto dell’ente locale. “Atti della pubblica amministrazione –  scrive il gip – piegati alla volontà dei privati”.

Intanto dall’inchiesta emerge anche che il fallimento dell’operazione per l’esternalizzazione del servizio di accertamento e riscossione dei tributi a Pontinia, arenatosi per una serie di motivi, pur essendo la delibera passata al vaglio del  consiglio comunale di Pontinia, non scoraggia i promotori che anzi, si guardano intorno e cercano contatti con esponenti politici in vista per trovare sponsor.

Tra le ipotesi che emergono c’è anche quella che gli indagati vogliano spostare l’intero “pacchetto” al Comune di Sezze. Un’ipotesi che nasce da un’intercettazione in cui la segretaria comunale Daniela Falso (indagata con il sindaco di Pontinia Carlo Medici), che in corso di indagini lascia Pontinia proprio per andare a ricoprire lo stesso incarico presso il comune di Sezze, al telefono con l’avvocato Raffaele Scirè, gli comunica che “forse a Sezze interessa il discorso del bando che stavamo seguendo a Pontinia”, aggiungendo, “chiaramente quello che ti dico resta riservato”.

Lunedì davanti al Gip Giuseppe Cario, avranno inizio gli interrogatori di garanzia: dopo Subiaco e Scirè, Gianfranco Castellano, Maurizio Filiberti e Giorgio Sottile.

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