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l'indagine

Stordita da un mix di droghe e farmaci e abusata per ore, la lunga agonia di Desireé

Orrore senza fine nelle indagini sulla ragazza. Tre fermi e non è finita

LATINA – Sarebbe stata un’agonia lunga ore quella di Desireé Mariottini durante la quale stordita da un cocktail di farmaci e droghe, la sedicenne di Cisterna è stata stuprata a più riprese da più uomini. Con il passare delle ore si fa sempre più pesante e terrificante il quadro di una storia destinata a restare scolpita, e non solo a Cisterna.

Tre uomini sono già finiti in carcere, due arrestati nella notte e un terzo questa mattina, un quarto è attivamente ricercato. I reati contestati, omicidio volontario e violenza sessuale, sono aggravati dalla crudeltà, dall’ avere abusato della minorenne in gruppo, dal fatto di averle somministrato una micidiale miscela di sostanze stupefacenti con la consapevolezza che poteva ucciderla e di aver agito per motivi abietti.

I fermati, tutti irregolari in Italia, sono Mamadou Gara di 26 anni e Brian Minteh di 43 con precedenti per spaccio come il terzo, un nigeriano di 40 anni. Certamente con loro ha agito un quarto uomo, ma un testimone all’agenzia di stampa Ansa ha raccontato: “Quella notte ero nel palazzo. Ho visto Desirée stare male. Era per terra e aveva attorno 7-8 persone. Le davano dell’acqua per farla riprendere”. Una ragazza che era presente  ha anche raccontato di averla trovata nuda e di averla rivestita.

Lo stesso testimone ha anche raccontato che negli ultimi giorni la ragazza era entrata e uscita più volte dallo stabile e di aver parlato con lei che gli aveva confidato di non voler tornare a Cisterna perché il papà l’avrebbe picchiata perché aveva capito che si drogava. Era infatti proprio lui, un uomo con problemi con la giustizia (arrestato ad ottobre del 2012 proprio perché coinvolto in un giro di spaccio) ad impedire che gli spacciatori della zona vendessero droga a Desireè. Così cercava di proteggerla.

“Ora voglio giustizia per Desiree, voglio che questa tragedia non accada ad altre ragazze” sono state le parole della mamma Barbara Mariottini ala quale è toccato i compito di riconoscere il corpo della figlia all’istituto di Medicina legale della Sapienza.

Questa mattina a Cisterna Desireè è stata ricordata con un minuto di silenzio in apertura del consiglio comunale mentre in serata nel quartiere San Lorenzo a Roma, in memoria della ragazzina si terrà una fiaccolata organizzata dai residenti.

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