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cronaca

Aziende in bilico: “Dopo la pandemia, gli aumenti dovuti alla guerra ci metteranno ko”

Federlazio chiede un incontro ai sindacati per trovare soluzioni condivise

LATINA – Le associazioni di categoria segnalano la grave crisi che stanno attraversando le aziende “per l’abnorme aumento delle materie prime e delle fonti energetiche come carburanti, olii combustibili e gas rilevano. Gli amenti arrivano, per il gas da 40 Euro/Mwh a 200 Euro/Mwh odierno; l’energia elettrica, da verifica su bollette, da 30/35.000,00 Euro/mese a 103/108.000,00 Euro/mese; il gasolio oltre i 2 Euro/litro. Le materie prime quali acciai, legnami, cementi, materie plastiche rilevano aumenti tra il 40 e il 70%. Non comprendiamo il silenzio degli organismi di controllo, nonché gli sterili annunci del Governo circa fantomatici interventi volti all’ammortizzazione dei maggiori costi. Al perdurare di questa situazione, molte aziende stanno valutando l’ipotesi di fermare gli impianti di produzione, con la conseguenza inevitabile di ricorrere agli ammortizzatori sociali per il personale dipendente e di perdere le commesse acquisite”, sono le parole del presidente di Federlazio Marco Picca che chiede un incontro con le sigle sindacali, per valutare congiuntamente azioni a tutela delle imprese e dei lavoratori”.

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