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lo studio, i numeri

Economia del Mare, il Lazio è la prima regione italiana per “imprese blu”

Presentato al Summit Blue Forum di Gaeta XI Rapporto Nazionale

GAETA – E’ stato presentato questa mattina a Gaeta in occasione della terza giornata del Summit Blue Forum, l’XI Rapporto Nazionale sull’Economia del Mare. La Blue economy cresce e muove 142,7 miliardi di valore aggiunto tra filiera diretta e indiretta. Nel settore operano e 228 mila le imprese che danno lavoro a quasi 914 mila persone Andamenti particolarmente positivi quelli di cantieristica e logistica,  e alloggi e ristorazione. Crescono anche le attività di movimentazione di merci e passeggeri . Il valore diretto prodotto dal Sistema mare ribalta la tradizionale dicotomia Nord-Sud. Sono il Centro e il Mezzogiorno, infatti, a sviluppare il 61% della ricchezza del settore. E in questo quadro il Lazio è al top, prima regione in Italia per numero delle aziende blu con 35.241 unità.

Sono questi alcuni dei numeri contenuti nello studio dell’Osservatorio Nazionale sull’Economia del Mare OsserMare di Informare con il Centro Studi Tagliacarne – Unioncamere. “L’Economia del Mare tra componente diretta e indiretta arriva a circa 143 Miliardi di Euro quasi il 9% del complesso del valore aggiunto con una occupazione di circa 914 mila addetti” – lo ha annunciato Antonello Testa, coordinatore nazionale di OsserMare – Siamo arrivati alla undicesima edizione del Rapporto Nazionale, uno strumento sempre più evoluto che ci permette di verificare i movimenti dei mercati del Sistema Mare, fissando in modo scientifico e inequivocabile le dinamiche di questo importante macrosettore. Coerentemente con gli obiettivi di questo 2° Summit il
nostro contributo al piano del mare non può essere che evidenziare quanto sia importante conoscere i valori economici sempre aggiornati dell’Economia del Mare, al fine di definire lo scenario e la strategia marittima della nostra nazione”.

“Sotto molti versi la Blue economy si è dimostrata leader di resilienza e di sviluppo nel nostro Paese”,  ha evidenziato Gaetano Fausto Esposito, direttore generale del Centro Studi Tagliarne, che ha aggiunto “la pandemia ha picchiato duro in una filiera dove lo spostamento di persone e merci e la componente turistica pesano per quasi il 50%. Ma già nel 2021 la Blue economy ha manifestato un tasso di sviluppo del valore aggiunto in termini monetari del 9,2% contro il 6,4% del dato complessivo nazionale”.

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