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violenza in sala rossa

Due infermieri aggrediti con l’asta della flebo al Pronto soccorso del Goretti di Latina

Cgil Fp: "Condanna e solidarietà. Violenze su operatori problema serio, servono soluzioni immediate"

LATINA – Due infermieri in servizio al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina sono stati aggrediti nella giornata di ieri da un paziente di 45 anni in stato di alterazione psichica. L’uomo ha improvvisamente afferrato l’asta della flebo cominciando a colpire con violenza i due operatori sanitari che hanno riportato prognosi di 7 e 10 giorni per contusioni su varie parti del corpo. Secondo quanto si apprende il paziente era nella sala rossa, quella per i casi più gravi, al piano terra del Goretti, ma ieri mattina si era allontanato per poi essere riportato nella struttura sanitaria da un’ambulanza del 118, perché in pericolo di vita. Sul posto dopo i fatti sono intervenuti i carabinieri che lo hanno denunciato, poi il ricovero in Psichiatria. Proprio in psichiatria si è fra l’altro verificata l’ultima aggressione registrata al Goretti ai danni di una dottoressa che è stata colpita con un prugno da un paziente che voleva lasciare il suo letto.

In una nota la Fp Cgil esprime la propria solidarietà e vicinanza ai lavoratori aggrediti ricordando anche le condizioni lavorative negli ospedali. “Questo episodio  – scrive Giovanni Salzano – dimostra quanto le aggressioni nei pronto soccorso siano un problema serio e complesso, che pertanto richiedono un impegno collettivo per prevenirle e affrontarle, garantendo la sicurezza del personale sanitario e dei pazienti e preservando l’integrità dei servizi di emergenza.   Senza gli investimenti sul Personale, sulle strutture sanitarie ospedaliere e territoriali, su una tangibile ed efficace medicina territoriale, e soprattutto senza una loro vera integrazione i cittadini si recheranno sempre al P.S. che diventa il filtro per tutta la domanda di sanità. In un sistema sanitario, dove il Personale lavora con il contratto scaduto, sotto pressione  e spesso sotto organico viene additato addirittura come coloro che hanno generato il problema anziché come coloro che ci assistono e si prendono cura della nostra salute”. Critiche anche alle strutture: “Il Pronto Soccorso dovrebbe disporre di idonei locali in cui far confluire utenti esagitati o potenzialmente pericolosi. Non è  possibile continuare a gestire le criticità in un regime di promiscuità mettendo a rischio lavoratori e utenti.  È urgente attivare tutte le misure necessarie per far operare in sicurezza i lavoratori”.

Quindi l’appello: “La Direzione strategica della Asl di Latina deve fare di tutto affinchè non avvengano più le aggressioni al personale sanitario. Di concerto con le istituzioni, Prefettura e Questura, bisogna intervenire per prevenire questi incidenti. Non possiamo più aspettare, c’è bisogno di soluzioni immediate per eliminare il problema delle aggressioni al personale sanitario”.

 

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