LATINA – “Gli studenti tornano in tenda contro il caro affitti, non solo a Roma, leggo che in molti atenei italiani si sono accampati con le tende, in ben 25 città italiane. Questa vicenda era già esplosa la scorsa primavera, e a luglio, proprio a difesa dei ragazzi che vengono a studiare negli atenei del Lazio, ho depositato una proposta di legge per istituire l’Osservatorio regionale sulla condizione abitativa degli studenti”. Lo dichiara il consigliere regionale di Latina, Orlando Angelo Tripodi (Lega) presidente commissione Lavoro, formazione, istruzione, politiche giovanili e pari opportunità alla Pisana-
“Con l’avvio delle lezioni e la persistente difficoltà che si incontra nel trovare una sistemazione a prezzi accessibili e condizioni dignitose per i nostri ragazzi, voglio portare all’attenzione dell’Aula questa proposta di legge che prevede analisi, studi e ricerche sul patrimonio immobiliare del Lazio da destinare ad uso alloggiativo per gli studenti. L’Osservatorio si occuperà di individuare le criticità tendenziali e contingenti del mercato immobiliare degli affitti nelle città sedi di Atenei nella Regione e quindi fornire elementi per le politiche alloggiative che siano in linea con la domanda. La legge che ho proposto lo scorso 12 luglio, prevede anche un’azione congiunta tra l’Osservatorio e le amministrazioni locali ed altri enti operanti nel mercato degli affitti allo scopo di supportare l’Ente DiSco (ente regionale per il Diritto allo studio e alla Conoscenza) al fine di far emergere il patrimonio di posti letto utilizzabili. Uno studente universitario fuori sede a Roma rappresenta un costo per la famiglia, noi, come istituzione, abbiamo il dovere di garantire il diritto allo studio strettamente collegato alla possibilità di avere anche un alloggio. La famiglia di uno studente spende mediamente 8/9mila euro l’anno tra affitto, bollette, tasse universitarie, libri e trasporti pubblici, al netto delle spese accessorie riguardanti le attività extra-universitarie. Per una stanza in affitto a Roma la richiesta è in media di circa 350 euro, ma può raggiungere il costo anche del doppio nelle zone centrali della città. È un fenomeno che dobbiamo fermare, siamo al lavoro per questo”.